POMPEI - L´Efebo al Paul Getty Museum di Los Angeles
21-03-2009 - Archivio Storico de Lo Strillone
Migrazioni archeologiche in vista. Martedì prossimo, accompagnate dalla professoressa Luisa Melillo che dirige il Laboratorio di conservazione e restauro del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il trasbordo oltreoceano di due sculture in bronzo, entrambe provenienti dagli scavi di Pompei e conservate fino ad oggi nel Museo Nazionale Archeologico di Napoli. La destinazione di entrambe è il Paul Getty Museum di Los Angeles, in California, una delle principali istituzioni museali dedicate allarte europea in ogni sua espressione. Il soggiorno allestero delle due statue di Apollo, rispettivamente lampadoforo e saettante, non avrà tuttavia la stessa durata. La statua porta-lucerne, proveniente dalla casa dellEfebo e recentemente restaurata, sarà esposta subito al Paul Getty Museum e farà le veci dellApollo saettante, diretto invece in America proprio per una rimessa a punto delle sue condizioni.
Se in passato il museo statunitense fondato oltre dieci anni fa è stato coinvolto in alcune controversie legali con lo Stato italiano per vicende giudiziarie legate allacquisizione e alla proprietà di alcune delle opere esposte - dalla Venere di Morgantina allAtleta di Fano - lattuale progetto si inscrive in un piano di collaborazione fra listituzione americana e il Ministero italiano di ampio respiro e dai più chiari propositi.
LApollo lampadaforo rientrerà a Napoli nel giro di un anno, il tempo stimato necessario per il restauro della divinità saettante che sarà esposto nel Circolo delle Muse, spiega il professor Stefano De Caro, direttore generale del Ministero dei beni culturali. Nessun pericolo quindi, laccordo per la statua consiste in un prestito a lungo termine, della durata massima di cinque anni. Il viaggio che cambierà le sorti delle due statue pompeiane rappresenta il primo tassello di un rapporto di collaborazione stabile fra il Ministero e il museo americano. l Getty ha modificato la sua politica di acquisti inaugurando una serie di collaborazioni scientifiche - aggiunge De Caro - E stata Pompei ad indicare la strada maestra della cooperazione, lontana, con programmi di restauro e progetti espositivi congiunti, da unottica di acquisti azzardati. Le due statue che fra pochi giorni saranno accompagnate dal laboratorio di restauro della Soprintendenza che le consegnerà al Paul Getty, responsabile della loro esposizione, salvaguardia e restauro, hanno storie diverse alle spalle. LApollo saettante fu rinvenuto a Pompei e attribuito al santuario di Apollo. LEfebo fu trovato a Pompei nel 1925 nellatrio della casa di Publio Cornelio Tegete. La statua originaria, forse raffigurante un atleta e databile tra il 20 e il 10 a.C. nei primi secoli dellimpero, fu trasformata in seguito in un lampadaforo, da qui il nome, per illuminare i banchetti notturni.
fontec Fuani Marino - Corriere del Mezzogiorno
Se in passato il museo statunitense fondato oltre dieci anni fa è stato coinvolto in alcune controversie legali con lo Stato italiano per vicende giudiziarie legate allacquisizione e alla proprietà di alcune delle opere esposte - dalla Venere di Morgantina allAtleta di Fano - lattuale progetto si inscrive in un piano di collaborazione fra listituzione americana e il Ministero italiano di ampio respiro e dai più chiari propositi.
LApollo lampadaforo rientrerà a Napoli nel giro di un anno, il tempo stimato necessario per il restauro della divinità saettante che sarà esposto nel Circolo delle Muse, spiega il professor Stefano De Caro, direttore generale del Ministero dei beni culturali. Nessun pericolo quindi, laccordo per la statua consiste in un prestito a lungo termine, della durata massima di cinque anni. Il viaggio che cambierà le sorti delle due statue pompeiane rappresenta il primo tassello di un rapporto di collaborazione stabile fra il Ministero e il museo americano. l Getty ha modificato la sua politica di acquisti inaugurando una serie di collaborazioni scientifiche - aggiunge De Caro - E stata Pompei ad indicare la strada maestra della cooperazione, lontana, con programmi di restauro e progetti espositivi congiunti, da unottica di acquisti azzardati. Le due statue che fra pochi giorni saranno accompagnate dal laboratorio di restauro della Soprintendenza che le consegnerà al Paul Getty, responsabile della loro esposizione, salvaguardia e restauro, hanno storie diverse alle spalle. LApollo saettante fu rinvenuto a Pompei e attribuito al santuario di Apollo. LEfebo fu trovato a Pompei nel 1925 nellatrio della casa di Publio Cornelio Tegete. La statua originaria, forse raffigurante un atleta e databile tra il 20 e il 10 a.C. nei primi secoli dellimpero, fu trasformata in seguito in un lampadaforo, da qui il nome, per illuminare i banchetti notturni.
fontec Fuani Marino - Corriere del Mezzogiorno