Era il suo primo giorno di lavoro: per ragioni non ancora chiare la sua mano è finita stritolata in un macchinario e la giovane operaia, appena diciannovenne, ha perso parte del braccio destro. È accaduto nella lavanderia industriale «Langella» di via Acquasalsa. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta per stabilire eventuali responsabilità a carico del datore di lavoro che ha tutte le autorizzazioni necessarie. La posizione lavorativa della ragazza è, tuttavia, al vaglio della magistratura. L’operaia, trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Scafati, è stata poi trasferita al Pellegrini di Napoli. L’attività nervosa della mano era stata gravemente compromessa dall’azione meccanica dell’apparecchio manovrato dalla ragazza e i medici non hanno potuto che amputare la mano e gran parte del braccio alla giovane. La diciannovenne è sotto shock e, secondo i medici, dovrà passare molto tempo prima che si riprenda e, soprattutto, accetti la menomazione. Intanto, la procura di Torre Annunziata ha delegato la polizia pompeiana, diretta dal vicequestore aggiunto Consiglia Liardo, di seguire le indagini e di ascoltare i testimoni presenti al momento dell’incidente.