Pompei brilla ad Assisi all "Expo Unesco"
22-11-2010 - Archivio Storico de Lo Strillone
Non basta un crollo per offuscare lo splendore di Pompei, la città archeologica per eccellenza. Pompei resta sempre la più bella del reame, ha commentato il Sindaco Claudio DAlessio alla notizia dellottimo successo registrato dalla città eterna alla prima borsa internazionale del turismo dedicata ai siti Patrimonio dell´Umanità, che si è svolta ad Assisi dal 19 al 21 Novembre.
Più di diecimila persone hanno visitato lo stand allestito dalla Città di Pompei e dalla Soprintendenza Archeologica di Napoli e Pompei.
Dalla Siria a Pompei, da Matera alle Fiandre, ma anche mete esotiche come la Siria, con le sue antiche città di Aleppo e Damasco, e le europee Germania, Francia e Fiandre sono stati oltre cento gli stand che hanno raccontato i tesori darte e archeologica più importanti del pianeta.
Nella splendida cornice di Palazzo Monte Frumentario, a pochi passi dalla basilica medievale di San Francesco, idealmente hanno sfilato le più importanti mete turistiche del pianeta. Pompei, una delle città darte più conosciute tra quelle elencate dal World Heritage List, è stata eletta dagli organizzatori la regina dellExpo dei siti Unesco.
Pannelli retroilluminati, simulazioni tridimensionali, realtà virtuali e ologrammi, quello di Giulio Polibio il cicerone-avatar che accompagna i turisti nel viaggio allinterno della sua dimora, sono state le novità offerte ai turisti affamati dalla suggestiva Pompei.
La presenza di Pompei ad Assisi è stata voluta per far conoscere al mondo un nuovo tipo di turismo, offrendo a coloro che vogliono non soltanto vedere, ma vivere le emozioni di un luogo, portando con se, al ritorno, non un souvenir ma un valore indelebile nel proprio animo.
Pompei si è messa in vetrina rompendo i soliti canoni di concepire le esposizioni fieristiche: simulazioni tridimensionali, realtà virtuali e ologrammi ricostruendo luoghi, profumi, sensazioni, emozioni.
La sfida che abbiamo lanciato ha detto il sindaco e stando agli ottimi risultati abbiamo più che vinto è stata quella di passare dai tradizionali stand e cataloghi materiali a un marketing immateriale che promuova la possibilità di vivere unesperienza ridando alleconomia turistica il suo valore originale: viaggiare per scoprire, meravigliarsi, conoscere, mostrare e vendere i prodotti e, soprattutto, conoscere umanamente e spiritualmente persone e luoghi.
I siti considerati patrimonio mondiale Unesco sono 911 (704 culturali, 180 naturali, 27 misti), dislocati in 148 Paesi della terra. LItalia è in testa alla classifica con 45 siti, di cui tre naturali.
Più di diecimila persone hanno visitato lo stand allestito dalla Città di Pompei e dalla Soprintendenza Archeologica di Napoli e Pompei.
Dalla Siria a Pompei, da Matera alle Fiandre, ma anche mete esotiche come la Siria, con le sue antiche città di Aleppo e Damasco, e le europee Germania, Francia e Fiandre sono stati oltre cento gli stand che hanno raccontato i tesori darte e archeologica più importanti del pianeta.
Nella splendida cornice di Palazzo Monte Frumentario, a pochi passi dalla basilica medievale di San Francesco, idealmente hanno sfilato le più importanti mete turistiche del pianeta. Pompei, una delle città darte più conosciute tra quelle elencate dal World Heritage List, è stata eletta dagli organizzatori la regina dellExpo dei siti Unesco.
Pannelli retroilluminati, simulazioni tridimensionali, realtà virtuali e ologrammi, quello di Giulio Polibio il cicerone-avatar che accompagna i turisti nel viaggio allinterno della sua dimora, sono state le novità offerte ai turisti affamati dalla suggestiva Pompei.
La presenza di Pompei ad Assisi è stata voluta per far conoscere al mondo un nuovo tipo di turismo, offrendo a coloro che vogliono non soltanto vedere, ma vivere le emozioni di un luogo, portando con se, al ritorno, non un souvenir ma un valore indelebile nel proprio animo.
Pompei si è messa in vetrina rompendo i soliti canoni di concepire le esposizioni fieristiche: simulazioni tridimensionali, realtà virtuali e ologrammi ricostruendo luoghi, profumi, sensazioni, emozioni.
La sfida che abbiamo lanciato ha detto il sindaco e stando agli ottimi risultati abbiamo più che vinto è stata quella di passare dai tradizionali stand e cataloghi materiali a un marketing immateriale che promuova la possibilità di vivere unesperienza ridando alleconomia turistica il suo valore originale: viaggiare per scoprire, meravigliarsi, conoscere, mostrare e vendere i prodotti e, soprattutto, conoscere umanamente e spiritualmente persone e luoghi.
I siti considerati patrimonio mondiale Unesco sono 911 (704 culturali, 180 naturali, 27 misti), dislocati in 148 Paesi della terra. LItalia è in testa alla classifica con 45 siti, di cui tre naturali.