Sono circa 400 le persone che da questa mattina hanno partecipato a Torre del Greco alla manifestazione indetta contro gli abbattimenti di opere abusive, alcuni dei quali in programma a partire a partire dai prossimi giorni. Al corteo, partito da via De Gasperi e che ha attraversato il centro cittadino per concludersi al Comune, hanno preso parte anche rappresentanti di altre città di Napoli e provincia. Tra gli altri ci sono cittadini del quartiere napoletano di Pianura, Sant´Antonio Abate, Lettere, Gragnano e Ischia.
I manifestanti chiederanno di incontrare il sindaco o comunque un rappresentante dell´amministrazione. Il corteo ha creato numerosi disagi alla viabilità, andata in tilt sia a via Nazionale che tra piazza Luigi Palomba e le zone del centro commerciale.

Il Sindaco Ciro Borriello: "Un tavolo con il Governo per discutere del caso"

Il sindaco di Torre del Greco, Ciro Borriello, si farà promotore di un tavolo di lavoro che veda impegnati tutti i primi cittadini dei comuni napoletani interessati agli abbattimenti delle opere abusive. Un tavolo che faccia pressione affinché il governo intervenga su quello che è stato ribattezzato il "caso Campania". E´ quanto emerso dall´incontro avuto da una delegazione di manifestanti, scesi in strada questa mattina per protestare contro l´avvio delle demolizioni degli immobili costruiti senza licenze, e gli amministratori della città vesuviana, guidati dal vicesindaco Antonio Spietro. L´incontro si è svolto dopo un lungo corteo a cui hanno partecipato circa 400 persone tra cittadini, rappresentanti dei comitati di quartiere e delle associazioni sorte negli altri comuni. Il caso che ha portato alla protesta riguarda un immobile di 80 metri quadrati occupato da una ragazza-madre di 30 anni in zona Cappella Bianchini, una parte del quale costruito abusivamente all´inizio degli anni ´90. Questa parte dovrebbe essere abbattuta nella giornata di domani: ´´In un primo tempo - spiega Fabrizio Anania, a capo della neonata associazione torrese per il diritto alla prima casa - l´immobile doveva essere demolito lo scorso 8 aprile. Poi per un cavillo tecnico, si è giunti ad un rinvio di due settimane".
Domani mattina l´annunciata demolizione, che però i manifestanti hanno chiesto agli amministratori di bloccare: "Contro l´abbattimento - ha spiegata la donna - abbiamo presentato ricorso al Tar, ricorso che sarà discusso il 22 aprile. Perché procedere all´abbattimento un giorno prima? Ho problemi di salute che mi hanno costretta al ricovero in ospedale pochi giorni fa, mio figlio da una settimana non esce di casa e non va nemmeno a scuola. Ci hanno rovinato la vita". Una estrema richiesta di sospensiva è stata rigettata ieri mattina. Ora la ragazza si appella ad un certificato medico per fermare le ruspe: "Diversamente - sostengono i manifestanti - domani mattina saremo tutti sotto casa sua per bloccare l´abbattimento".
"Anche perché - prosegue Anania - questa demolizione non è l´unica programmato a Torre del Greco, in tre settimane ce ne saranno altre tre".
Grosse ripercussioni sul traffico cittadino: a Torre del Greco la viabilità stamane è andata in tilt, con automobilisti intrappolati negli ingorghi e lasciati senza informazioni.