"Finalmente è tornata a casa. Adesso riabbraccerà sua figlia". Commovente l´omelia pronunciata nel pomeriggio da don Modestino, parroco della chiesa ´Sacri Cuori´ di Messigno, in occasione dei funerali della povera Nunzia Cascone, la 51enne tragicamente annegata nel Sarno lo scorso 23 novembre. La sciagura di via Ripuaria costò la vita anche alla giovane figlia Anna Ruggirello. La salma di Nunzia Cascone è tornata solo oggi a Pompei, dopo essere stata trasportata dalle correnti addirittura in Sardegna, al largo delle coste di Argus.
Una commemorazione sobria, quella svoltasi oggi, dopo il primo doveroso ricordo al Comune; sobrietà imposta dagli stessi familiari della donna che, purtroppo, non hanno retto al dolore. Il padre della Cascone, al suo arrivo in chiesa, è stato colto da un lieve malore e prontamente soccorso dai volontari della Croce Rossa. Anche Matteo Ruggirello (il cui codice genetico si è rivelato decisivo per l´identificazione, ad opera dei Ris di Roma, del corpo di sua madre) è scoppiato in lacrime, prima di essere sommerso dagli abbracci degli amici pronti a sostenerlo. Circa duecento le persone che hanno gremito la piccola parrocchia di Messigno. Presenti anche le istituzioni cittadine. Il Sindaco Uliano aveva proclamato, nella circostanza, 4 ore di lutto cittadino "per testimoniare il profondo dolore che ha pervaso l´intera comunità pompeiana, a causa della tragica scomparsa di Nunzia ed Anna".

Raffaele Perrotta
Salvatore Piro