“La ricorrenza del 4 novembre rappresenta l’occasione per celebrare l’unità nazionale rendendo omaggio al valore ed alla dedizione delle nostre forze armate”. Ha esordito così il sindaco Nando Uliano nel discorso che ha tenuto in piazza Bartolo Longo subito dopo aver depositato la corona in memoria dei Caduti di tutte le Guerre.
Nel giorno dell’Unità nazionale e della festa delle forze armate, il primo cittadino di Pompei ha ricordato gli eventi bellici che hanno caratterizzato il ‘900, di cui quest’anno cade il centenario dell’inizio della Grande Guerra ed oggi l’anniversario della fine sancita dalla pace firmata con l’impero austro ungarico.



“Dopo aver accarezzato il sogno di pace, dopo la fine della guerra fredda e la progressiva costituzione dell’Unione Europea – ha detto il sindaco – ci ritroviamo a difenderci da nemici subdoli che non ti attaccano guardandoti in volto ma uccidono spergiurando il nome di Dio”. Di qui il ricordo dell’11 settembre, il cui monumento alla memoria è alle spalle di quello ai caduti, la preoccupazione per il ‘terrorismo globale’ ed il pensiero ai militari italiani impegnati nelle missioni all’estero. “Oggi – ha continuato Uliano – 9000 italiani cercano di proteggere la pace fuori dall’Italia ed in territori inospitali. Questi ambasciatori di pace sono schierati dovunque nel mondo esistono situazioni di crisi o di democrazia incompiuta”.

Infine una preghiera: “Ergiamoci a baluardo di pace in questa città. Diamo l’esempio nei nostri comportamenti quotidiani, piantiamo il seme della speranza e vedrete che questo seme darà nel futuro i suoi frutti”.


Raffaele Perrotta