Pompei,4 Novembre. Uliano: Siamo baluardo di pace contro il terrorismo
04-11-2014 - Archivio Storico de Lo Strillone
La ricorrenza del 4 novembre rappresenta loccasione per celebrare lunità nazionale rendendo omaggio al valore ed alla dedizione delle nostre forze armate. Ha esordito così il sindaco Nando Uliano nel discorso che ha tenuto in piazza Bartolo Longo subito dopo aver depositato la corona in memoria dei Caduti di tutte le Guerre.
Nel giorno dellUnità nazionale e della festa delle forze armate, il primo cittadino di Pompei ha ricordato gli eventi bellici che hanno caratterizzato il 900, di cui questanno cade il centenario dellinizio della Grande Guerra ed oggi lanniversario della fine sancita dalla pace firmata con limpero austro ungarico.
Dopo aver accarezzato il sogno di pace, dopo la fine della guerra fredda e la progressiva costituzione dellUnione Europea ha detto il sindaco ci ritroviamo a difenderci da nemici subdoli che non ti attaccano guardandoti in volto ma uccidono spergiurando il nome di Dio. Di qui il ricordo dell11 settembre, il cui monumento alla memoria è alle spalle di quello ai caduti, la preoccupazione per il terrorismo globale ed il pensiero ai militari italiani impegnati nelle missioni allestero. Oggi ha continuato Uliano 9000 italiani cercano di proteggere la pace fuori dallItalia ed in territori inospitali. Questi ambasciatori di pace sono schierati dovunque nel mondo esistono situazioni di crisi o di democrazia incompiuta.
Infine una preghiera: Ergiamoci a baluardo di pace in questa città. Diamo lesempio nei nostri comportamenti quotidiani, piantiamo il seme della speranza e vedrete che questo seme darà nel futuro i suoi frutti.
Raffaele Perrotta
Nel giorno dellUnità nazionale e della festa delle forze armate, il primo cittadino di Pompei ha ricordato gli eventi bellici che hanno caratterizzato il 900, di cui questanno cade il centenario dellinizio della Grande Guerra ed oggi lanniversario della fine sancita dalla pace firmata con limpero austro ungarico.
Dopo aver accarezzato il sogno di pace, dopo la fine della guerra fredda e la progressiva costituzione dellUnione Europea ha detto il sindaco ci ritroviamo a difenderci da nemici subdoli che non ti attaccano guardandoti in volto ma uccidono spergiurando il nome di Dio. Di qui il ricordo dell11 settembre, il cui monumento alla memoria è alle spalle di quello ai caduti, la preoccupazione per il terrorismo globale ed il pensiero ai militari italiani impegnati nelle missioni allestero. Oggi ha continuato Uliano 9000 italiani cercano di proteggere la pace fuori dallItalia ed in territori inospitali. Questi ambasciatori di pace sono schierati dovunque nel mondo esistono situazioni di crisi o di democrazia incompiuta.
Infine una preghiera: Ergiamoci a baluardo di pace in questa città. Diamo lesempio nei nostri comportamenti quotidiani, piantiamo il seme della speranza e vedrete che questo seme darà nel futuro i suoi frutti.
Raffaele Perrotta