"Un automobilista che ogni mattina deve passare per il sottopassaggio della circumvesuviana in via Penniniello a Torre Annunziata - racconta in tono provocatorio Vincenzo Martire, un cittadino di Boscoreale - prima di partire da casa, deve pensare se ha piovuto qualche ora, durante la notte, poichè in caso affermativo, deve fare un percorso alternativo, in quanto il sottopasso si allaga e non si passa neanche se si guida un autobus.
Quindi in caso di pioggia non ha tante scelte: o allunga il tragitto di qualche chilometro e percorre una via abbastanza larga o in alternativa può imboccare una stradina più stretta dove in molti tratti non vi passano due auto, per cui è molto probabile il verificarsi di un ingorgo.
In Italia e specialmente al sud, questa problematica sembra diffusa, e cioè se una strada è soggetta ad allagamenti, gli aspiranti cittadini devono studiare preventivamente un percorso alternativo.
Quando Via Penniniello non è allagata, un occhio attento potrebbe notare che in prossimità delle griglie di scolo delle acque meteoriche si accumulano terriccio e foglie, dovuto al fatto che la strada è in pendenza, e che quindi inevitabilmente con l´arrivo della prima pioggia, essi confluiscono nei pozzetti che obbligatoriamente si otturano.
Si potrebbe pensare che con una pulizia preventiva di questi pozzetti a servizio dell’impianto fognario in prossimità dell’allagamento, si possa alleviare questo grave disagio.
Se invece il sistema fognario è stato progettato male, allora si potrebbe o invocare lo stato di calamità naturale e aspettare i soccorsi, o in alternativa i "cittadini" potrebbero chiedere l´intervento del Prefetto che dovrebbe nominare un commissario ad acta, che esautori l´Amministrazione Comunale solo per questa problematica, prendendo lui tutti i provvedimenti tesi ad eliminare questa grave calamità "innaturale"."

Nella foto Via Penniniello ed il ponte allagato