Arrivavano in ritardo oppure andavano via dal posto di lavoro prima della fine del servizio per svolgere commissioni personali o per fare shopping, ma alcune videocamere hanno posto fine alla loro truffa. Sono 36 i dipendenti del Comune di Portici(Napoli) assenteisti che, ieri mattina, sono finiti agli arresti domiciliari. I provvedimenti sono stati emessi dal gip di Napoli su richiesta del tribunale partenopeo dopo una serie di indagini, iniziate nell´ottobre 2007, condotte dagli agenti del commissariato di Portici. Per tutti l´accusa è truffa e falso. Su 70 dipendenti che prestavano servizio nella sede distaccata del Comune in corso Garibaldi, sono risultati 58 gli indagati: vale a dire soltanto 12 dipendenti sono risultati ligi al dovere.

Dalle immagini delle telecamere sistemate nei pressi degli ingressi di diversi uffici è risultato che numerosi impiegati "sistematicamente e secondo modalità basate solidamente sul reciproco aiuto, si siano attivati alla falsa registrazione di presenze in favore di colleghi assenti". Una vera e propria organizzazione quasi "ai limiti dell´associazione per delinquere", così come l´ha definita in conferenza stampa il procuratore aggiunto Francesco Greco. Dalle indagini è risultato che, anche grazie alla complicità dei custodi del Comune, i budget venivano marcati anzitempo o posticipando l´orario di uscita dagli uffici per testimoniare anche ore di straordinario. Secondo quanto appurato nel corso delle indagini, i dipendenti indagati utilizzavano le proprie uscite non autorizzate visitando negozi o facendo compere nei supermercati, rientrando sul posto di lavoro carichi di buste e pacchi.

Le telecamere hanno, infatti, accertato per circa un mese "considerevoli intervalli di tempo" e frequenti allontanamenti dal posto di lavoro. La scelta di posizionare le videocamere è partita dopo aver constatato che, in episodi analoghi, le ispezioni improvvise della polizia giudiziaria avevano permesso ai dipendenti infedeli di trovare escamotage per giustificare le proprie assenze. La stessa modalità che era stata utilizzata quando 228 dipendenti della Marina Militare di Napoli erano risultati assenti nonostante avessero firmato i registri delle presenze. Un´inchiesta, denominata ´fantasma´, ordinata sempre dalla Procura di Napoli e conclusa lo scorso 9 febbraio.

Intanto, mentre il ministro Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, ha sottolineato che quanto accaduto a Portici rappresenta "un fallimento della politica locale, ma anche della dirigenza locale e del sindacato locale", il sindaco di Portici, Vincenzo Cuomo ha sospeso i 36 dipendenti. Il primo cittadino ha però voluto sottolineare che l´indagine di questa mattina non può "offuscare il prezioso lavoro che svolge la stragrande maggioranza dei circa 450 dipendenti dell´Ente". Personale che "con dedizione e professionalità" esegue le proprie mansioni".
apcom