Voci ufficiose, ma allarmanti, affermano che la Regione Campania, previo accordo con i 19 Sindaci dei comuni vesuviani interessati, abbia disposto il prosieguo degli sversamenti in cava Sari a Terzigno, nonostante la stessa sia ufficialmente giunta al massimo della capacità di riempimento prevista, così come attestato dall´Arpac, dalla Sapna e dall´Ecodeco, con verbale del 29 settembre scorso.

"E’ possibile che le cose stiano così - chiedono, con una nota stampa, Francesco Paolo Oreste, Consigliere Comunale a Boscoreale, e gli avvocati Maria Rosaria Esposito e Maria Stanziano -, è’ possibile che tutto ciò sia stato deciso e predisposto senza che siano state previste e approvate le necessarie modifiche al progetto originale? E’ possibile che, fuori da ogni logica, si sia deciso di continuare a vessare il nostro territorio, oltre quanto già iniquamente previsto e predisposto per legge? E´ possibile che, nonostante Cava Sari sia colma a dismisura, non si sia predisposto un piano alternativo e virtuoso che impedisca che il Parco Nazionale del Vesuvio venga usato come pattumiera per rifiuti e oscenità?".
Desiderosi anche noi di conoscere la verità per il pubblico dei nostri lettori giriamo le domande ai diretti interessati sperando in una risposta da parte degli stessi.