Per chi mastica un po’ di calcio sa bene che per i club professionistici si è chiusa da pochi giorni la fase del “mercato di riparazione”, quel periodo a cavallo tra il girone di andata e quello di ritorno in cui si cercano nuovi acquisti per rinforzare il proprio organico.

Quello che sta avvenendo a Torre Annunziata, sebbene con tempi più lunghi (la politica, si sa, ha i suoi tempi…), sembrerebbe quasi qualcosa simile. Che si vogliano leggere come indiscrezioni o fantapolitica, numerosi attori politici, sia quelli dentro le istituzioni che fuori, si stanno guardano in giro in cerca di collocazioni che rispecchiano anche il quadro nazionale che si potrebbe definire con la nuova legge elettorale. “L’Italicum” infatti, se approvato, consoliderà il bipolarismo grazie allo sbarramento e al doppio turno, e questo “costringerà” i piccoli partiti ad accasarsi a destra o sinistra. Non ultima la scelta di Casini e quel che resta dell’Udc di ritornare tra le braccia di Berlusconi.

Ovviamente lo scenario locale rispecchia quello nazionale e non è un caso che nelle ultime ore molti consiglieri comunali stanno guardano al Partito Democratico come punto di approdo, unica alternativa alla neonata Forza Italia. Sembrerebbe, ed il condizionale è d’obbligo, che i democratici si apprestino nelle prossime ore ad una discussione interna circa la possibilità, con relativi tempi e modi, di “accogliere” un bel po’ di consiglieri comunali: oltre ai Progressisti Ascione e Anzalone, stanno guardando al Pd anche i consiglieri Rocco Manzo, Marcello Vitiello e Raffaele De Stefano. Non solo: anche il capogruppo Domenico Ossame dell’UDC si sta avvicinando al partito di Renzi. Questo spiega perché abbia deciso di non firmare il documento politico della maggioranza che, per l’Udc, è stato poi firmato dai consiglieri Iapicca e Donadio.

Tutti questi possibili retroscena spiegano proprio la farsa del documento che, anziché essere consegnato al sindaco, è rimasto nelle mani del consigliere Anzalone senza la firma del gruppo “Insieme” (Papa e Gallotta, ndr). Un documento che voleva essere un diktat al primo cittadino ma si è rivelato essere la dimostrazione dell’ennesima incapacità politica dei rappresentanti della maggioranza.

In ogni caso se le indiscrezioni corrispondono al vero, il consiglio comunale subirà una totale trasformazione, portando il PD ad essere il primo gruppo consiliare. C’è da capire poi quale sarà il rapporto tra il “nuovo” PD e il Sindaco. Non è da escludere che, a questo punto, il capogruppo Ricciardi (da sempre contrario all’impegno del proprio partito in maggioranza) venga messo in minoranza. Un PD al quale, sembrerebbe stia guardando non solo qualche consigliere comunale, ma anche alcuni esponenti politici che fino a pochi mesi fa, erano in Sinistra e Libertà. L’ex segretario cittadino di SEL Massimo Manna, insieme ad alcuni esponenti fuoriusciti dal partito di Vendola, da indiscrezioni raccolte negli ambienti politici, si stanno avvicinando alla corrente del PD che fa capo all’ex candidato alle primarie PD Pippo Civati.

La metamorfosi politica a Torre Annunziata non riguarda però solo il centrosinistra. Nell’ultimo periodo oramai il senatore forzista Ciro Falanga, a differenza degli anni passati, si fa vedere maggiormente sul territorio. Prima l’intervento in occasione della gara di calcio Akragas Savoia, poi il manifesto per pubblicizzare il disegno di legge presentato e approvato in Senato sulle demolizioni degli immobili abusivi.

Da ambienti vicini al primo cittadino trapelano notizie circa la volontà del sindaco di non coinvolgere nella nuova giunta politica (quando sarà…) gli esponenti di Centro Democratico: questo spiega le indiscrezioni relative a dei contatti tra il senatore e il leader CD Ciro Alfieri. Proprio questa indiscrezione potrebbe essere il motivo che porta il consigliere Manzo di Centro Democratico (fedelissimo del Sindaco) a lasciare Alfieri e restare in maggioranza accasandosi nel Partito Democratico.

Con una rivoluzione simile, il consiglio comunale cambierebbe totalmente colore sancendo il ritorno del “centrosinistra puro” alla guida della città. Le incognite però sono tante: il Movimento Popolare Campano, rappresentato da Massimo Lafranco e in consiglio da Ruggiero e Roviello dovrà decidere cosa fare, così come anche il consigliere regionale Raffaele Sentiero, rappresentato dai consiglieri Gallotta e Papa. Due formazioni politiche certo non di centrosinistra, ma che al momento si trovano al bivio: restare con Starita oppure abbandonare il sindaco e lavorare alla nascita del centrodestra a Torre Annunziata.

Raffaele Perrotta
Catello Germano