Un tavolo tecnico con la Regione per una nuova regolamentazione degli spazi nell´area portuale di Torre Annunziata. E´ questa l´iniziativa messa in campo dalla Guardia Costiera oplontina con la quale si provvederà a rendere più sicuro ed efficiente il porto cittadino, interessato quotidianamente da diverse attività economiche, che vanno dal traffico commerciale, pescherecci e attività legate alla diportistica. “Si sta già procedendo alla concreta separazione dell’area commerciale da quella destinata sia all’ormeggio dei pescherecci che allo sbarco del pescato - afferma il comandante T.V. Claudia Di Lucca - nonché all’individuazione di un’area completamente destinata al deposito degli attrezzi da pesca. Tutto questo allo scopo di determinare una nuova chiara e finale destinazione delle aree portuali anche a tutela di tutti coloro che hanno in questo porto interessi economici e commerciali da tutelare”.
La chiara destinazione delle aree è ritenuta necessaria anche per potenziare ulteriormente l’aspetto legato alla sicurezza del lavoro e della circolazione in ambito portuale che attualmente è già puntualmente garantita soprattutto ponendo particolare attenzione al momento delle operazioni commerciali che comportano la movimentazione, l’imbarco e lo sbarco delle merci. “Torre Annunziata è il terzo porto della Campania dopo Napoli e Salerno - prosegue il comandante Di Lucca - e vede una movimentazione di circa 700.000 tonnellate di merci varie con una presenza di circa 150 navi solo nell’anno 2010 che trasportano grano, ferro, legno, gasolio ed altre merci alla rinfusa. Unitamente alla forte realtà commerciale si registra la presenza di circa 120 barche da pesca stanziali e di 9 pontili che ospitano ogni stagione balneare fino a 500 barche da diporto. Tutto ciò rende il porto di Torre Annunziata una realtà dalle mille peculiarità e complessità”.
Fin dallo scorso mese di ottobre, inoltre, il comandante Di Lucca ha organizzato diversi incontri presso gli uffici della capitaneria di Torre Annunziata sia con i rappresentanti degli armatori e degli agenti marittimi, che con i rappresentanti delle associazioni dei pescatori e con i titolari dei pontili da diporto proprio per mettere a fuoco gli attuali punti di criticità del porto e porre in essere tutte le misure risolutive possibili.
Catello Germano