L´on.Carmine Mocerino ha presentato una ´interrogazione a risposta immediata´ per far luce sull´ inerzia delle Istituzioni che ha visto finanche la
cittadinanza flegrea presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Napoli. L´esposto denuncia lo stato di abbandono in cui versa il patrimonio naturale, archeologico e culturale dell´area flegrea con l´adiacente lago
Fusaro il cui equilibrio naturale, a causa di scarichi
abusivi e della conseguente parziale ostruzione delle tre
foci di collegamento con il mare, risulta gravemente
modificato.
L´interrogazione chiede al Presidente della Giunta
regionale, Antonio Bassolino; all´Assessore al Turismo,
Riccardo Marone; all’Assessore al Lavoro, Corrado Gabriele
ed all’Assessore ai Beni Culturali, Oberdan Forlenza; se
non ritengano, per quanto di rispettiva competenza e/o
congiuntamente, di attivare finalmente ogni iniziativa utile
a porre fine alla vergognosa ed ingiustificata incuria del
patrimonio dell’area flegrea consentendo una rapida
ripresa delle iniziative turistiche e una immediata crescita
del livello occupazionale.
“E’ necessario attivare ogni iniziativa possibile –
afferma Mocerino dopo aver appreso la notizia della denuncia
da parte dei cittadini flegrei - affinchè si possa fare
chiarezza su una vicenda che colpisce la cittadinanza e gli
operatori turistici già danneggiati dalla grave crisi del
turismo del 2009”.
Considerato che – si legge nell’interrogazione – la
stampa nazionale ed internazionale da tempo denunciano
l’incredibile circostanza dei monumenti negati ai
visitatori, tra cui il Museo Archeologico nel Castello
Aragonese di Baia, le cui cinquantaquattro sezioni,
realizzate con l’impiego di tredici milioni di fondi POR
2000-2006, sono tutt’ora chiuse al pubblico a causa di
carenza di personale in forza alla competente
Soprintendenza. E’ inibita – si legge
nell’interrogazione – anche la visita della meravigliosa
Piscina Mirabilis il cui accesso è affidato alla
responsabilità di una anziana cittadina detentrice delle
chiavi di accesso.
Ritenuto che dell’immenso patrimonio esistente –
continua l’interrogazione - sono visitabili solo le
sezioni dedicate al Rione Terra e la Piazza d’Armi con un
danno incalcolabile all’economia dell’area
napoletana-flegrea che viene penalizzata dal mancato
utilizzo di un patrimonio artistico, storico, culturale
così rilevante.
Le responsabilità – conclude l’interrogazione - sono
ascrivibili alla mancanza di coordinamento tra le
Istituzioni nazionali, regionali e Enti locali e alla
mancanza di programmazione nonché alla persistente
impossibilità di rendere fruibili i siti in questione
anche con l’impiego dei numerosi giovani disoccupati
(attraverso forme di coinvolgimento e di cooperazione)
compatibili con le esigenze di contenimento della spesa.