Presidente del Consiglio: la maggioranza fissa sfiducia ed elezione
25-10-2014 - Archivio Storico de Lo Strillone
Con i fuochi dartificio che chiudono la festa patronale di questanno, si è rinsaldata anche la nuova maggioranza che sostiene il sindaco Starita. Sono state, infatti, consegnate nelle mani di Nunzio Ariano, segretario generale facente funzioni dellente, le 15 firme per presentare la sfiducia al presidente del consiglio comunale Ciro Portoghese. Si sta chiudendo lultimo atto della rivoluzione a sinistra del primo cittadino, iniziato con quella sua lettera del primo aprile, in cui spiegava il ritorno nel PD.
Le firme, depositate formalmente al comune venerdì 17, danno inizio al count down dei 15 giorni utili per la convocazione del consiglio comunale durante il quale dovrà essere eletto, dopo la sfiducia di Portoghese, anche il nuovo presidente dellassise cittadina. Non dovrebbero essere sorprese o colpi dellultimo minuto sul nome che verrà fuori dallurna il prossimo 3 novembre durante lassemblea consiliare. Nellaccordo che ha portato alla composizione della nuova giunta fu deciso, infatti, che la massima carica in consiglio sarà ricoperta da Raffaele Di Donna.
Tecnicamente alla prima votazione dovranno essere in 17 a scrivere il nome di Di Donna nellelezione con voto segreto. Nel caso in cui non dovesse raggiungere il quorum, anche alla seconda dovrà essere votato dai due terzi mentre dalla terza votazione basterebbe la maggioranza relativa. Il rischio della non elezione al primo colpo potrebbe esserci. A sottoscrivere la lettera di sfiducia sono stati in 15. Tra quelli che orbitano nella nuova maggioranza e non hanno firmato cè il consigliere Raffaele De Stefano che si Sente tradito dallaccordo per la giunta. Allepoca continua il consigliere - dovetti sottoscriverlo perché altrimenti sarei stato tacciato come il responsabile qualora non si fosse riuscita a formare il nuovo governo cittadino. Inoltre, con la recente rivendicazione di una rimodulazione della giunta da parte di Nuovo Centro è chiaro che quellaccordo non vale più.
Per sfiduciare il presidente del consiglio - conclude il rappresentante di Torre del Valore occorrono motivazioni valide.
Raffaele Perrotta
Le firme, depositate formalmente al comune venerdì 17, danno inizio al count down dei 15 giorni utili per la convocazione del consiglio comunale durante il quale dovrà essere eletto, dopo la sfiducia di Portoghese, anche il nuovo presidente dellassise cittadina. Non dovrebbero essere sorprese o colpi dellultimo minuto sul nome che verrà fuori dallurna il prossimo 3 novembre durante lassemblea consiliare. Nellaccordo che ha portato alla composizione della nuova giunta fu deciso, infatti, che la massima carica in consiglio sarà ricoperta da Raffaele Di Donna.
Tecnicamente alla prima votazione dovranno essere in 17 a scrivere il nome di Di Donna nellelezione con voto segreto. Nel caso in cui non dovesse raggiungere il quorum, anche alla seconda dovrà essere votato dai due terzi mentre dalla terza votazione basterebbe la maggioranza relativa. Il rischio della non elezione al primo colpo potrebbe esserci. A sottoscrivere la lettera di sfiducia sono stati in 15. Tra quelli che orbitano nella nuova maggioranza e non hanno firmato cè il consigliere Raffaele De Stefano che si Sente tradito dallaccordo per la giunta. Allepoca continua il consigliere - dovetti sottoscriverlo perché altrimenti sarei stato tacciato come il responsabile qualora non si fosse riuscita a formare il nuovo governo cittadino. Inoltre, con la recente rivendicazione di una rimodulazione della giunta da parte di Nuovo Centro è chiaro che quellaccordo non vale più.
Per sfiduciare il presidente del consiglio - conclude il rappresentante di Torre del Valore occorrono motivazioni valide.
Raffaele Perrotta