Sconcertato rispetto alla situazione interna al Partito Democratico torrese. Sono queste le prime parole di Aniello Prete, già consigliere comunale dei Ds, dirigente storico del PCI oplontino prima e della Quercia dopo. “Vorrei che il partito sostenesse questa amministrazione che, tra tante difficoltà, sta cercando di portare avanti una serie di provvedimenti utili alla città. Io, nel mio piccolo, do il mio contributo affinchè il sindaco Starita porti avanti la consiliatura sino alla scadenza naturale del mandato. Qualcuno nel PD chiama Papocchio questa giunta; in realtà i papocchi sono altri in questa città; papocchio è chi, dopo anni in cui è stato al centro della vita politica e amministrativa, ora, trovandosi in un angolo, cerca di creare difficoltà e condizionare le scelte dell’amministrazione – continuna Prete -. Se in questi ultimi 18 mesi di amministrazione, Starita riuscirà a portare a termine alcuni progetti e lavori pubblici che la città attende da anni (ponte di via Sepolcri, bretella porto-A3, ecc) sarei favorevole ad una ricandidatura. E per sostenerlo - conclude Prete - sarei pronto anche a mettere in campo una lista civica”.