Primarie si, primarie no. E´ su questo argomento che si consuma la frattura interna a Sinistra e Libertà a Torre Annunziata. Ieri infatti, l´intervento di Tonino Scala, dirigente provinciale del partito, legato al circolo cittadino "Sandro Pertini" guidato da Massimo Manna e Andrea Fiorillo che avanzava l´ipotesi di non fare le primarie a Torre Annunziata. "Bisogna valutare caso per caso la necessità di farle” ha detto ieri Scala “Le primarie sono fondamentali per la selezione dei candidati, ma non possono essere svilite o strumentalizzate da chicchessia”. Oggi, puntuale, arriva il comunicato del circolo “Pimentel Fonseca” guidato da Cinzia Russo e rappresentato in consiglio comunale da Luigi Monaco, che invece ritiene fondamentali le primarie. “Dopo il ribaltone operato dall’attuale maggioranza papocchio, - afferma Cinzia Russo - riteniamo necessario costruire efficaci convergenze tra il centrosinistra ed i movimenti civici che condividono il pessimo giudizio, oramai diffuso, sulla incredibile negazione della volontà del corpo elettorale. Non è realistico, oggi, continuare ad immaginare di agire nella politica facendo calcoli e strategie tattiche per accaparrarsi la visibilità o la tanto contesa “poltrona”. La strada del cambiamento e della politica costruttiva è possibile e lo strumento democratico delle “primarie” come metodo per la selezione del candidato Sindaco, è senza dubbio una garanzia, attesa anche la predeterminazione dei criteri e del profilo dei candidati. Il Circolo SEL di Torre Annunziata “Eleonora Pimentel Fonseca” ritiene, pertanto, che allo stato attuale bisogna continuare a lavorare per avere una coalizione larga, fondata su un programma chiaro e principi condivisi. Le primarie devono essere svolte su un elenco di sostenitori della coalizione che dovrà essere reso pubblico almeno 15 giorni prima della consultazione. A tali primarie possono partecipare tutte le personalità che vengono indicate dai partiti e dai movimenti che sono parte della coalizione; SEL, per ragioni di serietà e coerenza, non solo non potrà sottrarsi a questa modalità ma ne dovrà essere la principale artefice, presentando, peraltro, una candidatura (propria o della società civile) in grado di suscitare quella partecipazione e quel consenso che è stato messo in campo, ad esempio, a Milano ed a Cagliari”.