CASTELLAMMARE DI STABIA. Savorito: ecco il progetto per abbattere e ricostruire il quartiere del post-terremoto. La giunta ha approvato lo studio di fattibilità, realizzato gratuitamente dall´Acen (Associazione Costruttori Edili Napoli) in base al protocollo d´intesa firmato con l´Amministrazione Comunale lo scorso anno, per l´ammodernamento e la rifunzionalizzazione del Quartiere Savorito. Lo studio di fattibilità analizza il problema sotto tre aspetti: urbanistico-architettonico, giuridico-amministrativo, economico-finanziaria. Parte dall´analisi dello stato di fatto, così come si è determinato nel corso degli ultimi decenni, sottolineando che a causa delle scelte di espansione residenziale nella periferia nord, pure prevista dai piani urbanistici "il Quartiere Savorito ha finito con l´assurgere a paradigma di una periferia irrisolta, parte di un tessuto urbano interrotto, non in grado di ricucire le aree consolidate della città con la campagna non ancora urbanizzata". La creazione di un quartiere-dormitorio, all´epoca post-terremoto, ha favorito il rapido insorgere di degrado e obosloscenza del patrimonio edilizio, con problemi di sicurezza sicuramente maggiore rispetto ad altri ambiti urbani. "Lo studio di fattibilità- spiega Paolo Pisciotta, assessore all´Urbanistica- è un´ottima base progettuale per costruire al Savorito un quartiere a dimensione d´uomo per cancellare il degrado, nato all´indomani del terremoto. Grazie alla preziosa collaborazione dell´Acen, Castellammare di Stabia ha adesso un´idea molto concreta per riqualificare la periferia nord. Lo studio di fattibilità è ora stato inviato al consiglio comunale, che dovrà esaminarlo per poi dare al sindaco mandato per attivare le procedure dell´Accordo di Programma Quadro entro cui potrà essere realizzato l´intervento". "Questo intervento- conclude Pisciotta- si inserisce nella strategia urbanistica per la città e mantiene fede all´impegno preso già nel dicembre 2005 con il protocollo d´intesa firmato dal sindaco Vozza e dal governatore Bassolino". Il nuovo quartiere progettato punta sul mix di abitazioni e funzioni, in modo da restituire dignità e vivibilità alla zona. Dal punto di vista quantitativo esso si estende su un´area pari a circa 86.000 metri quadrati, 23.000 dei quali saranno destinati al verde pubblico. I prefabbricati pesanti della 219 saranno abbattuti, mentre l´edilizia Iacp sono previsti interventi di recupero e manutenzione. Sono previsti: - l´abbattimento di 189 alloggi presenti nei prefabbricati pesanti - 128 nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica in 7 edifici - 154 nuovi alloggi di cui 80 per housing sociale, destinati a categorie individuate, e 74 a privati distribuiti in 11 edifici costruiti in 7 tipologie diverse 5.300 metri quadrati per attività terziarie; una Residenza Sanitaria Assistenziale per anziani su 2.800 metri quadrati; un Polo per l´Infanzia su 1.600 metri quadrati; 5.400 metri quadrati di parcheggi a raso e 7.500 metri quadrati di parco lineare; 23.000 metri quadrati di parco attrezzato con 5.000 metri quadrati di attrezzatura sportiva; 8.000 metri quadrati di nuove strade e 3.000 di pedonali e ciclabili, con la riqualificazione degli attuali 8.500 metri quadrati di strade esistenti.
Le case - I nuovi alloggi saranno costruiti secondo 7 tipologie diverse, in modo da evitare che lo stesso modulo abitativo per quanto convincente sia ripetuto in ogni punto dell´intervento dando l´idea della ripetizione dell´esperienza "dormitorio", e piuttosto per creare ´mixitè´ e realizzare residenze per quanto più possibile personalizzate e sviluppare una nuova identità. Tutti gli edifici saranno inseriti, comunque, in uno schema unitario e collegati con il nuovo sistema di mobilità. Nessun edificio supererà l´altezza di 17 metri. Sono previsti: Otto edifici a blocco, di cui 7 destinati all´edilizia residenziale pubblica, collegati da varchi che si affacciano sui cortili-giardino. Al piano terra gli appartamenti avranno uno spazio esterno autonomo. Gli alloggi saranno tra i 65 e gli 85 metri quadrati, tutti con balconi. - Case a schiera divise in due edifici. Questa tipologia di alloggi prevede ingresso indipendente e verde privato sia sul fronte anteriore che sul retro delle abitazioni. - Quattro edifici per housing sociale e alloggi privati, di cui tre più piccoli con due appartamenti per piano e uno più lungo che ne prevede, invece, quattro per piano. - Tre edifici per housing sociale e alloggi privati lungo l´asse pedonale-parco lineare, che costituisce l´asse principale dell´intero intervento, alti 4 piani e i cui piani terra saranno occupati da attività commerciali. I negozi e il terziario - Oltre ai negozi previsti ai piani terra degli edifici è progettato un piccolo centro commerciale coperto accanto al quale, negli ampi spazi liberi all´aperto, si può prevedere l´organizzazione di un mercatino alimentare e non. Altri spazi pubblici sono: il Polo per l´Infanzia e la Residenza Sanitaria Assistenziale per anziani. Tutte le opere saranno realizzate con tecnologie ecosostenibili.