Prosegue il lavoro per il condono edilizio
05-02-2010 - Archivio Storico de Lo Strillone
Proseguono incessanti i lavori per la definizione delle pratiche di condono edilizio.
Per accelerare i tempi e completare le pratiche carenti della documentazione necessaria, lamministrazione comunale ha inviato una lettera a coloro che hanno presentato richiesta, in cui vengono comunicati i documenti necessari al completamento della pratica e il termine ultimo in cui tali documenti devono essere prodotti.Alla lettera, il Comune di Pompei ha, anche, affiancato una campagna di comunicazione alla cittadinanza attraverso la diffusione di volantini e laffissione di manifesti.
Uniniziativa risolutiva per dare una pronta risposta a coloro che da anni, hanno prodotto unidonea richiesta di concessione in sanatoria. Ma tale iniziativa, affinché possa trasformarsi nella definizione dei condoni, necessita inevitabilmente di un riscontro che consiste nellimpegno da parte dei richiedenti, di ottemperare nei tempi prescritti, alle richieste di integrazioni documentali avanzate dal Comune e nello specifico, dal VI settore.
La mancata ottemperanza a quanto richiesto dallUfficio Tecnico comunale comporterà, inevitabilmente, lapplicazione della legge 662/96 la quale alle lettera d) del comma 37 dellarticolo 2 stabilisce che la mancata presentazione dei documenti previsti per legge entro il termine di tre mesi dallespressa richiesta di integrazione notificata dal comune comporta l´improcedibilità della domanda e il conseguente diniego della concessione o autorizzazione in sanatoria per carenza di documentazione". Dunque, la mancata o parziale ottemperanza comporterà, senza ulteriore richiesta, lemissione in tempi brevi del diniego delle richieste di condono.
Nonostante le difficoltà incontrate lungo il cammino e che, tra laltro, non sono imputabili allamministrazione in sé, è importante sottolineare afferma il primo cittadino come arriviamo finalmente alla definizione di un problema annoso cui nessuno aveva mai messo mano, prima dora. Sono, infatti, oltre 25 anni che la questione non viene affrontata, ma si tratta di un problema molto sentito dalla cittadinanza, basta guardare i numeri. Le richieste di condono pervenuteci sono, infatti, più di 4.300. linvito ai cittadini, quindi, è quello di rispondere alle richieste formulate dallufficio tecnico, affinché si possa procedere e portare a compimento lintero processo.
Per accelerare i tempi e completare le pratiche carenti della documentazione necessaria, lamministrazione comunale ha inviato una lettera a coloro che hanno presentato richiesta, in cui vengono comunicati i documenti necessari al completamento della pratica e il termine ultimo in cui tali documenti devono essere prodotti.Alla lettera, il Comune di Pompei ha, anche, affiancato una campagna di comunicazione alla cittadinanza attraverso la diffusione di volantini e laffissione di manifesti.
Uniniziativa risolutiva per dare una pronta risposta a coloro che da anni, hanno prodotto unidonea richiesta di concessione in sanatoria. Ma tale iniziativa, affinché possa trasformarsi nella definizione dei condoni, necessita inevitabilmente di un riscontro che consiste nellimpegno da parte dei richiedenti, di ottemperare nei tempi prescritti, alle richieste di integrazioni documentali avanzate dal Comune e nello specifico, dal VI settore.
La mancata ottemperanza a quanto richiesto dallUfficio Tecnico comunale comporterà, inevitabilmente, lapplicazione della legge 662/96 la quale alle lettera d) del comma 37 dellarticolo 2 stabilisce che la mancata presentazione dei documenti previsti per legge entro il termine di tre mesi dallespressa richiesta di integrazione notificata dal comune comporta l´improcedibilità della domanda e il conseguente diniego della concessione o autorizzazione in sanatoria per carenza di documentazione". Dunque, la mancata o parziale ottemperanza comporterà, senza ulteriore richiesta, lemissione in tempi brevi del diniego delle richieste di condono.
Nonostante le difficoltà incontrate lungo il cammino e che, tra laltro, non sono imputabili allamministrazione in sé, è importante sottolineare afferma il primo cittadino come arriviamo finalmente alla definizione di un problema annoso cui nessuno aveva mai messo mano, prima dora. Sono, infatti, oltre 25 anni che la questione non viene affrontata, ma si tratta di un problema molto sentito dalla cittadinanza, basta guardare i numeri. Le richieste di condono pervenuteci sono, infatti, più di 4.300. linvito ai cittadini, quindi, è quello di rispondere alle richieste formulate dallufficio tecnico, affinché si possa procedere e portare a compimento lintero processo.