"Ercolano è probabilmente una realtà unica in tutto il territorio nazionale. Lì lo Stato e le forze dell´ordine stanno vincendo o sono molto vicine a vincere le organizzazioni criminali". Lo ha detto il procuratore aggiunto Rosario Cantelmo, nel corso della conferenza stampa che si è svolta in Procura, a Napoli, per illustrare l´operazione "Centro vetrine" che ha colpito i clan Ascione e Papale. Meno di due anni fa, ha aggiunto Cantelmo, l´omertà nei confronti delle organizzazioni criminalità era totale, tanto che diversi commercianti furono denunciati per favoreggiamento aggravato nei confronti dei clan. Oggi, invece, la situazione è radicalmente cambiata. Sono circa 30 i commercianti che hanno denunciato i taglieggiatori, le cui dichiarazioni sono agli atti dell´inchiesta. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip Luigi Giordano su richiesta del pm Pierpaolo Filippelli; 18 persone su 21 colpite dal provvedimento erano già in carcere. Le estorsioni sono state perpetrate con richieste di denaro, acquisto forzato o cessione gratuita di merce oppure con l´assunzione forzosa di personale. Aggiornamento delle ore 13:20


Ventuno persone, ritenute affiliate al clan camorristico Ascione-Papale, attivo ad Ercolano, destinatarie di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip, sono state arrestate dai carabinieri del comando provinciale di Napoli. Sono accusate di associazione per delinquere di tipo mafioso ed estorsioni aggravate. Nel corso di indagini, effettuate da gennaio a marzo e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, i carabinieri hanno accertato le responsabilità degli indagati per estorsioni ai danni di 30 imprenditori e commercianti di Ercolano, scoprendo 84 episodi estorsivi tentati o realizzati.