TRECASE - In occasione della 98 Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, nell’auditorium della chiesa “ Sant’ Antonio di Padova ”in via Regina Margherita si è tenuta una conferenza - dibattito sul tema: “ Integrazione, intercultura e cittadinanza”.
Il muting è stato organizzato dall’ Associazione culturale “Logos” in collaborazione con la biblioteca S. Antonio e della Proloco Trecase. Relatore don Rosario Borrelli, direttore diocesano dell’ ufficio Migrantes. Moderatore prof.ssa Lina Lupoli, presidente del Sodalizio promotore “Logos”. Sono intervenuti: il parroco della chiesa ospitante don Giuseppe Cesarino ed il prof. Giovanni Boccia, presidente dell’ Associazione culturale “Arianna, Napoli Est” e delegato delle relazioni estere per la stessa. Ha introdotto il tema la prof.ssa Lina Lupoli (vedi foto), che ha illustrato le ragioni che hanno ispirato l’incontro: Vogliamo interrogarci sui modi e sulle possibilità di coniugare la coesione sociale in un contesto storico caratterizzato dai mille volti dell’ altro e dalla “diversità” che quotidianamente diviene “cosa comune” in molti paesi. L’anno appena trascorso ha visto afflussi massicci di migranti dal Nord –Africa e dai paesi interessati dalla “primavera araba”. Tale fenomeno che lo scorso anno sembrava inarrestabile ed insostenibile, ci induce ad interrogarci dal punto di vista sociale, politico, culturale ed etico sui modi nuovi di pensare e realizzare l’ integrazione, l’ intercultura e la cittadinanza dei tanti “ Migranti e Rifugiati”.
Ha parlato quindi Don Rosario Borrelli, attento e sensibile direttore diocesano dell’ Ufficio Migrantes , coraggioso e concreto costruttore di accoglienza fraterna per i tanti che, lontano dalla loro terra, cercano uno spazio vitale ed una propria identità.
Don Rosario ha parlato a lungo su questo tema, galvanizzando l’ attenzione dei presenti che si sono interrogati sul loro atteggiamento verso questi fratelli più sfortunati. Egli ha sostenuto che :”Oggi è fondamentale prendere coscienza di ciò che sta accadendo, per rafforzare il dialogo e la cooperazione. E’necessario utilizzare modi di comunicazione semplici ed efficaci, per “incontrare” chi nella nostra terra, lontano dalla sua patria, è in difficoltà. Bisogna partire dal rispetto della diversità culturale e non pretendere di stravolgere l’ identità a chi, per ragioni storiche, ha abbandonato la sua terra d’ origine”.Ha poi proseguito :”Dobbiamo affrontare una sfida senza precedenti, che richiede ascolto, attenzione, accoglienza, solidarietà, condivisione, promozione dei diritti, visibilità. La nostra è diventata una società “plurale”, nella quale continuano ad accadere troppo spesso fatti dolorosi e non facili da comprendere. Per evitare che tutto ciò si perpetui , confermando pregiudizi ed avversione nei confronti dei migranti ,è necessario che ci si educhi ad un nuovo concetto di integrazione, intercultura e cittadinanza.” ”In questa fase, ha concluso, è importantissimo il ruolo dei credenti”.
Ha preso quindi la parola il parroco, don Giuseppe Cesarino che , con brillante incisività, ha affermato: “ E’ fondamentale, per realizzare ciò che questo incontro ci propone, riscoprire a priori l’ identità di ciascuno e rispettarla. Non si può più abdicare alle proprie caratteristiche culturali, religiose, storiche. E’ necessario scoprirsi cittadini di una patria, per poi diventare, accanto agli altri, cittadini della Terra. Coniugando questo concetto a tutto ciò che abbiamo detto, si potrà accedere all’ unità dell’ intera famiglia umana alla Terra- patria,alla cittadinanza globale.
Ha preso quindi la parola il prof. Giovanni Boccia, pittore, che da almeno tre decenni si occupa dell’ accoglienza ed assistenza agli immigrati. Egli inoltre allestisce un vernissage annuale di artisti extracomunitari presso il Museo Civico di Striano. Il professore, in occasione della conferenza, ha gentilmente concesso di esporre alcune opere di questa mostra per testimoniare che “l’arte è un linguaggio universalmente intellegibile e scevro da pregiudizi e, quindi, è uno straordinario mezzo di comunicazione”.
Sono intervenuti quindi l’ing. Salvatore Brancaccio, il preside prof. Enzo Cavaliere ed il preside prof. Francesco Ventorino, che hanno espresso la loro condivisione con la tematica proposta, hanno raccontato esperienze personali ed avanzato suggerimenti per un ulteriore costruttivo impegno.
Alla fine dell’ incontro, la prof.ssa Lina Lupoli ha ringraziato e salutato i numerosi presenti, fra cui l’assessore alla cultura di Trecase Giovanni Sorrentino ed il presidente della proloco dr. Luigi Trapani.
NINO VICIDOMINI