Aveva detto no alla richiesta di pagare due diverse tangenti ad uno stesso clan. Per questo motivo l´imprenditore edile Carlo Borrelli fu ammazzato, il suo corpo bruciato e gettato in una discarica di rifiuti lunga la strada statale 268 sul Vesuvio, a Sant´Anastasia nel giugno del 2009. E´ la verita - secondo quanto riferiscono organi di stampa - raccontata da alcuni pentiti del clan Ascione-Papale, di Ercolano, nel Napoletano.
Borrelli aveva già pagato la sua tangente ad un altro boss della stessa cosca, attraverso la ristrutturazione gratis dell´appartamento.
Tra i protagonisti della vicenda, secondo le dichiarazioni dei pentiti, Natale Dantese, 28 anni, arrestato lunedì scorso dai carabinieri con l´accusa di essere l´attuale reggente del clan Ascione-Papale.