Ieri a Ragusa si è perpetuato l’ennesimo oltraggio al calcio. La non gara tra gli iblei e l’Akragas ha fatto in un amen il giro della rete, raccogliendo subito una moltitudine di dissensi. A qualcuno è parso di aver rivisto le immagini di Salernitana-Nocerina dello scorso 10 novembre, che ha indignato il mondo sportivo e politico. In quell’occasione i calciatori molossi finsero degli infortuni, perché pare siano stati minacciati dai loro ultras impossibilitati ad andare all’Arechi. Quella che è andata in scena ieri all’Aldo Campo è stata una farsa ben peggiore, per quello che le immagini hanno mostrato. Il Ragusa è sceso in campo con otto Allievi, a causa delle enormi difficoltà societarie, ed è durato solo 10’ contro la seconda forza de girone I in serie D. Fin da subito ci si è accorti che non sarebbe stata una gara normale. Il portiere del Ragusa che pare quasi scansarsi sui gol di Assenzio e Vitale e la remissività degli altri sette in campo. Poi anche questa volta i giocatori si sono accasciati al suolo all’improvviso colti da infortuni e così alla seconda defezione il signor Schirru di Nichelino è stato costretto a sancire la fine.
IL MOTIVO. Ma perché si è dovuti assistere ad un’umiliazione sportiva del genere? Il motivo sta tutto nel fatto che il Ragusa sta provando a dare una svolta societaria con il presidente Savarese pronto a lasciare tutto nelle mani di una cordata locale. La trattativa sta andando per le lunghe e gli iblei, giunti già a rinunciare alle trasferte di Agropoli e Battipaglia, sarebbero stati esclusi dagli albi federali se non avessero giocato contro l’Akragas. Così è stata architettata ad arte una sceneggiata, venuta anche particolarmente male, in modo da perdere solo 3-0 a tavolino e provare a cambiare qualcosa in questa settimana.
SQUALIFICATI AKRAGAS. Domenica la formazione di Agrigento dovrà giocare all’Esseneto lo scontro al vertice contro il Savoia ed avrà così tutti gli uomini squalificati a disposizione. Ma di questa sceneggiata il team di Rigoli avrebbe comunque giovato visto che anche in caso di non presentazione da parte del Ragusa avrebbe avuto tutti gli uomini a disposizione. Solo con una rinuncia preventiva da parte degli iblei la situazione sarebbe potuta cambiare.
IL SORRISO BEFFARDO DEL PORTIERE. Quello che rimarrà nella mente di tutti è il sorriso beffardo del giovane portiere (qualora sia quello il suo vero ruolo) del Ragusa, all’uscita dal campo. Nella sua immagine e nelle sue ‘non parate’ c’è tutta la vergogna di una partita che non c’è mai stata. Infine chissà cosa ne penserà di questa messa in scena Angelino Alfano, ministro degli interni e tifoso dichiarato dell’Akragas, che più volte è intervenuto per condannare i fatti di Salernitana-Nocerina…

Gianluca Buonocore