Riceviamo e pubblichiamo una nota di risposta dell´assessore ai Lavori Pubblici Franco Colletto chiamato in causa da alcuni lettori nella rubrica "lostrillone dei cittadini". L´argomento al centro della discussione sono i lavori che stanno per iniziare alla Rampa Nunziante.
Va dato atto all´assessore Colletto di aver dimostrato sensibilità e attenzione verso le istanze che provengono dalla pubblica opinione cittadina.
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Pubblichiamo le due lettere dei lettori e di seguito la nota di risposta dell´assessore ai Lavori Pubblici
1) Gentile redazione, ho visto che il muro della rampa Nunziante è stato puntellato da impalcature. Che lavori dovranno iniziare? Visto che non è indicato nulla. Non vorrei che fosse l´ennesima bruttura e non vorrei che quella bellissima parete che racconta le varie fasi delle storiche eruzioni sparisse per sempre. Spero che la Soprintendenza abbia ben vagliato i lavori da porre in essere. Da sempre quella parete poteva essere valorizzata preservandola con una copertura in vetro ove potevano essere indicati i vari livelli dei depositi di lapilli e di cenere che negli anni si sono depositati. In sostanza poteva essere un libro parlante per le future generazioni. Fate qualcosa vi prego. Fermate questo ennesimo scempio. Aiutate Torre!!!!
Claudio G.

2) Gentile redazione, ho ascoltato con attenzione le parole dell´assessore Colletto in marito alla messa in sicurezza del muraglione della rampa Nunziante. Ebbene, mi pare di capire che lo stesso subirà un totale stravolgimento, in quanto sarà ricoperto da blocchi di pietra vesuviana. Quindi, il muraglione in piperno del 600´ sparirà per sempre è sarà solo un bel ricordo dei tempi passati. Non credo che altrove si sarebbe permesso un simile oltraggio. Non capisco come la Soprintendenza abbia espresso un parere favorevole. Messa in sicurezza vuol dire mettere in atto dei lavori di consolidamento, mantenedo l´originalità di quel luogo. In questo modo si vedrà persa un´opera che ha più di 4 secoli, senza considerare lo spreco di danaro pubblico per l´acquisto e la posa in opera di blocchi in pietra vesuviana, che ahimè certamente non avrà la longevità di quella attuale. Infine, l´assessore non ha minimamente menzionato la parete a monte in cui ancora, per i più attenti, si può godere della vista di depositi dell´eruzione del 79, tra i quali si trova un sottile strato di pomici grigie che rappresenta il punto di caduta più distante dal centro eruttivo per le pomici di quell´eruzione. Tutto ciò andrà perso per sempre, solo per la scellertagine di poche persone. Grazie e scusate lo sfogo. Claudio G.



All’attenzione della Redazione “ Lo Strillone”
In risposta e chiarimenti, da parte dell’Assessore Francesco Colletto, in merito alle pubblicazioni sul Vostro sito web, rubrica “ lo strillone dei cittadini “. Quanto pubblicato metteva in evidenza, da alcuni cittadini, perplessità circa i lavori in corso alla rampa Nunziante.
Di seguito si relazione, in merito, cercando di soddisfare le varie opinioni espresse dai cittadini torresi, attenti a quanto accade sul proprio territorio.

La Rampa Nunziante è stata tracciata nel 1830 dal Generale Vito Nunziante per raggiungere i sottostanti giardini della Litoranea Marconi e le Terme Vesuviane. Sin dall’epoca della costruzione ai giorni d’oggi, la rampa superiore non è stata oggetto di alcun intervento di manutenzione sulla facciata, ad eccezione di interventi eseguiti per l’assestamento e la riequilibratura della pavimentazione carrabile composta da un manto di cubettoni di pietra lavica.
La rampa superiore, oggetto dell’intervento di manutenzione, che si propone, è suddivisa sostanzialmente in due blocchi e precisamante il primo tratto individuato dall’imbocco del Viale Marconi rivestita da un paramento di pietrame lavico posto ad opera incerta a mezzo di leganti tradizionali, il secondo tratto coincidente con la metà della rampa costituto dall’originario blocco tufaceo derivato dalla modellazione originaria risalente all’epoca in cui le rampe furono realizzate, lasciata sin dall’epoca allo stato naturale presumibilmente per motivi di economicità, tecnici o altra necessità. L’intera superficie che la costituisce orientata sul lato mare ed oggetto dell’intervento si presenta in un insieme complessivo di fatiscenza e trascuratezza, determinata dall’assenza di interventi manutentivi mai eseguiti nel corso degli anni.
Dalla muratura di pietrame e dal costone tufaceo fuoriesce della vegetazione spontanea, la cui presenza favorisce l’annidamento di insetti, volatili e specie infestanti presenze sicuramente dannose per lo stato di salute collettiva. L’interno di uno degli archi è caratterizzato dalla crescita spontanea di un albero di fico selvatico il cui diffuso apparato radicale diramatosi nel corso degli anni ha contribuito con la propria azione meccanica al degrado del paramento esterno ed alla frantumazione dell’ammasso roccioso interno.
La parte tufacea lasciata allo stato naturale, è inoltre caratterizza da una sporgenza di mt. 1,20 circa rispetto al filo esterno lasciata anch’essa allo stato naturale sin dall’epoca della realizzazione, la cui superficie in oggetto rispetto al limite della balaustra costituisce anch’essa terreno fertile per la crescita di vegetazione spontanea infestante e l’annidamento di insetti e volatili. Ancora, la parte tufacea è interessata dal distacco di parti di roccia pietrame e polvere, fenomeno che si acutizza particolarmente con l’azione di agenti atmosferici, non a caso recentemente il Comando VV.FF. di Napoli ha eseguito sopralluogo tecnico segnalando lo stato di pericolo per la caduta di parti di roccia.
Il problema in essere è particolarmente sentito dalla A.C. poichè le rampe rappresentano, allo stato, l’unico collegamento carrabile e pedonale fra l’alta e la bassa quota che separa nettamente il salto di livello delineato dal trincerone ferroviario del tratto NA-SA.
Le rampe in oggetto sono densamente utilizzate dalla cittadinanza e dai fruitori, come collegamento fra la litoranea Marconi e Via Gino Alfani consentendo cosi’ l’accesso ai lidi balneari ed alle Terme Nunziante attrezzature collettive intensamente frequentate nel periodo estivo.
La restante parte della rampa in oggetto, ossia quella che raggiunge la quota piu’ alta collegandosi con il ponte in muratura al di sotto del quale vi è il trincerone ferroviario e la relativa strada ferrata, delle Ferrovie dello Stato è ugualmente composta all’interno dall’ammasso di roccia tufacea rivestita all’esterno da pietrame di pietra lavica ad opera incerta, detto paramento si presenta anch’esso bisognevole di un intervento manutentivo finalizzato al ripristino delle condizioni di sicurezza ed alla conservazione del bene che tra l’altro riveste notevole interesse ambientale.

DESCRIZIONE TECNOLOGICA DELL´INTERVENTO
L’intervento di manutenzione previsto, elencato in forma sintetica, per il ripristino delle condizioni di sicurezza è il presente:
Ricognizione preliminare per l’asportazione della vegetazione spontanea; rimozione rocce e pietrame in cadenza;
Spicconatura manuale e livellamento in superficie del tratto tufaceo;
Spicconatura manuale intonaco ammalorato;
Rimozione dell’apparato radicale del fico selvatico;
Pulizia giunti della muratura in pietrame, lavaggi e asportazione polveri;
Riempimento- costipamento delle zone di muratura vuote;
Lavaggio e spazzolatura della muratura in Pietra Lavica per la rimozione di eventuale malta in eccedenza;
Riconfigurazione degli archi di contrasto esistenti;
Riempimento manuale e stuccatura dei giunti della muratura in Pietra Lavica con malta cementizia additivata;
Risanamento delle balaustra in muratura;
Creazione di n. 2 archi di contrasto a continuità di quelli esistenti;
Consolidamento strutturale della zona tufacea;
Applicazione e stuccatura di rivestimento in pietra lavica;
Realizzazione impianto elettrico ed applicazione proiettori luminosi;
Pitturazione della balaustra in muratura all’interno e all’esterno;
Pitturazione della balaustra metallica.

Relativamente all’esecuzione dei tempi tecnici per la realizzazione di quanto sopra sinteticamente elencato si prevede un periodo di giorni 120 naturali e continuativi salvo il verificarsi di eventi imprevisti ed imprevedibili.
Il cartello dei lavori, sarà esposto subito dopo l’allestimento di cantiere.
Con la presente si coglie l’occasione per porgere distinti saluti
Torre Annunziata, 16 marzo 2011
Firmato
Assessore ai LL.PP.
Francesco Colletto