Nessun brindisi alla nuova maggioranza ma una semplice "tavolata" tra amici. Almeno questo è quello che dicono i protagonisti della cena che si è svolta ieri sera. Ma in politica, si sa, più di quello che si dice, conta quello che non si dice.
Intorno al tavolo “politico”, da sinistra verso destra c’erano Domenico Ossame (Udc), Massimo Papa (indipen.), Raffaele Izzo (Orgoglio e Dignità), Pasquale Iapicca (Udc), Raffaele Di Donna (Nuovo PSI), Rocco Manzo (CD) e il sindaco Giosuè Starita. A sorpresa alla cena c´erano anche due esponenti dell’opposizione (nella foto alla sinistra del sindaco): Marcello Vitiello di Centro Comune e Luigi Ammendola del Partito Democratico. Proprio la presenza di questi ultimi ha fatto scattare la curiosità e il tam-tam mediatico che, grazie a Facebook, ha portato l’attenzione del popolo della rete alla foto pubblicata sul profilo del consigliere Raffaele Izzo. “Tra molti di noi – afferma Ammendola – c’è un rapporto di amicizia che esula le collocazioni politiche e partitiche. L’amicizia c’era prima dell’esperienza consiliare e non si estinguerà certo a fine consiliatura”. Insomma ancora nulla di nuovo sulla giunta anche se idee nuove al riguardo ci sono. No a super assessori calati dall’alto dei palazzi romani. “Poche persone – sostiene Marcello Vitiello di Centro Comune – e se fossero anche tutte donne sarebbe solo un vanto per la città. A loro si potrebbero affiancare tutti i consiglieri comunali, nessun escluso, che potrebbero collaborare su progetti specifici con un mandato a termine. Così come a Roma il governo Letta è sostenuto da un’ampia maggioranza, anche qui a Torre credo che dovremmo riprodurre lo stesso schema, affidando ad ognuno di noi deleghe specifiche”. Lo stesso Vitiello sfata i possibili dubbi su questa idea: “Intorno al tavolo c’erano molti consensi per questa mia idea. Non si dovrebbe ripresentare più la situazione per cui un unico assessore è titolare di un numero consistente di deleghe, mentre i consiglieri non possono operare".
Intanto su Facebook qualcuno ironizza sulla foto e fa il paragone con un celebre dipinto. Qualche maligno ha ribattezzato la foto “L’Ultima Cena”, come il capolavoro di Leonardo Da Vinci. Li viene ritratto Gesù con i suoi dodici discepoli, la sera prima della Crocifissione. Qui Starita con i suoi otto consiglieri. Chissà se anche a Starita, a fine serata, avrà detto, “uno di voi mi tradirà…”

Raffaele Perrotta
Catello Germano