“E´ stato un colpo molto forte alla criminalità organizzata ed un elemento di soddisfazione per la città che si sta gradualmente liberando della presenza della camorra”. E´ questo il primo commento del sindaco Giosuè Starita all´indomani della cattura del superlatitante del clan Gionta Ciro Nappo. Se la lotta alla criminalità sta procedendo a ritmo serrato negli ultimi mesi è certamente anche grazie all´amministrazione comunale, che ha dimostrato una attenzione particolare al problema, riuscendo a portarlo alla luce alle istituzioni maggiori e dedicando una certa disponibilità concreta, come ad esempio la videosorveglianza, che è risultata certamente utile al lavoro delle forze dell´ordine. Il primo cittadino torrese conta sulla sinergia istituzionale per il rilancio sociale ed economico della città. “Stiamo cercando di recuperare il territorio con una sinergia istituzionale. Con Provincia, Regione e Governo nazionale è in campo una concertazione che ci fa ben sperare”. Da parte del Comune, è chiaro che si può e si deve fare anche qualcos´altro di concreto per combattere la camorra nel suo campo privilegiato: il business. “Gli immobili sequestrati alla camorra saranno utilizzati temporaneamente per le famiglie particolarmente disagiate. La Zona Franca Urbana, il mezzo su cui abbiamo puntato sin dall´inizio del nostro insediamento amministrativo, e gli altri strumenti imprenditoriali utili al rilancio economico, industriale ed occupazionale della costa oplontina fanno apparire le prospettive future più rosee”. Starita entra poi nel dettaglio della cattura, avvenuta nel cuore del centro storico di Torre Annunziata, all´alba. Ancora un nascondiglio sofisticato: una stanza perfettamente occultata oltre la parete della cucina di casa. “E´ chiaro che la tecnica e la libertà con cui si costruiscono questi nascondigli determinano un certo radicamento della criminalità nell´area, ma è anche vero che la gente sente ormai come una liberazione questo tipo di catture e solo una sparuta minoranza della cittadinanza considera le forze dell´ordine, lo Stato e le sue leggi come nemici da combattere”. Per i cittadini torresi quindi non resta che affidarsi ad un nuovo ciclo economico che possa aprirsi a partire dal prossimo anno. La crisi internazionale ha colpito in maniera particolare le imprese della costa torrese-stabiese. Negli ultimi anni ciò ha provocato una crescita criminale devastante che solo negli ultimi mesi l´intervento della magistratura, delle forze dell´ordine e delle istituzioni sta cominciando finalmente ad arginare.
ROBERTO SCOGNAMIGLIO