Una partita vinta al di là di ogni risultato quella tenutasi presso i Salesiani di Torre Annunziata. Una partita che, vedendo la partecipazione del corpo dei carabinieri e dei minori dell’aria penale accolti in comunità, ha voluto celebrare il ricordo, a dieci anni dalla scomparsa, della madre-coraggio Matilde Sorrentino, assassinata sull’uscio di casa dopo aver denunciato gli abusi subiti dal figlio e da altri bambini da parte di un gruppo di pedofili.

“E’ importante la memoria per un popolo . – ha affermato l’assessore alle politiche sociali del comune oplontino Felicio Izzo – Il valore per l’umanità va infatti recuperato tramite la formazione della coscienza. Per questo la scuola ha assunto un ruolo predominante nel nostro territorio”.

La partita in memoria di Matilde Sorrentino è infatti soltanto parte di un progetto molto più ampio, sostenuto da Don Antonio Carbone, che cerca di educare alla legalità le generazioni più giovani, tenendo vivo il ricordo e facendo sì che esso divenga un vero e proprio punto di riferimento, delle innumerevoli vittime di camorra di Torre Annunziata.

I ragazzi del servizio di educativa territoriale “Progetto Emera” dell’ambito N30 hanno infatti allestito giochi e attrazioni volti al coinvolgimento dei più piccoli, che solo tramite un processo educativo-formativo così sentito potranno realmente conoscere le storie di eroi come Matilde Sorrentino che hanno fatto della lotta alla criminalità il loro principio di vita.

Francesca Umidetti


In serata poi la manifestazione si è spostata nel piazzale antistante la Chiesa di Sant´Alfonso, a Torre Centrale. Un dibattito al quale dovevano partecipare anche Don Tonino Palmese, di Libera, e Pina Buonocore, sorella di Teresa Buonocore, la mamma coraggio di Portici. Al dibattito erano presenti il sindaco Starita con l´assessore Izzo e il Colonello dei Carabinieri Nicola Conforti.
Ad aprire il memoriale è stato Felice Izzo, assessore alle politiche sociali, ricordando l’ingiustizia che ha colpito le vittime innocenti della camorra, rimaste ammazzate perché si trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato. Egli ha ricordato il coraggio di mamma Matilde, e quello di molti altri che hanno parlato per amore del prossimo e della loro patria. “Bisogna guardarsi dentro per riacquistare credibilità” termina così il suo intervento l’assessore Izzo. Dopo l’esibizione delle bambine del quartiere, Don Antonio Carbone ha elencato i nomi delle vittime della camorra, Matilde Sorrentino, Raffaele Pastore, Giuseppe Veropalumbo e molti altri. Per ciascun nome, i ragazzi dei salesiani hanno deposto una rosa ai piedi del monumento del piazzale della chiesa, per ricordare le troppe vittime innocenti che hanno segnato il triste passato della nostra città.

La storia di Matilde Sorrentino, sarà raccontata a Trapani, dove si svolgerà l’incontro nazionale per ricordare tutte le vittime innocenti di associazioni a delinquere. “Stasera, con questo incontro, abbiamo dimostrato di aver avuto una reazione alla triste situazione in cui viviamo - con queste parole esordisce Giosuè Starita – una comunità come la nostra è portata all’essere disgregata da un peso così forte come quello delle vittime di camorra, ma Torre Annunziata oggi ha voglia di riscatto”.

Francesca Gara