Sono complessivamente 15 le ordinanze di custodia cautelare, tutte agli arresti domiciliari. L´accusa è di falso. Tra gli arrestati un solo politico, il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile. L´inchiesta riguarda le presunte irregolarità nei collaudi di numerosi impianti cdr in Campania. I destinatari dei provvedimenti della magistratura sono i collaudatori di questi di impianti, tra i quali alcuni docenti universitari. L´inchiesta ha accertato che le persone arrestate avevano attestato l´idoneità degli impianti quando questi erano già sotto sequestro ed avevano sostenuto la conformità del prodotto del cdr alle specifiche del contratto, che in realtà mancava.

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I quindici destinatari delle ordiananze di custodia agli arresti domiciliari sono: Vincenzo Naso, Giuseppe Sica, Aniello Cimitile, Oreste Greco, Vincenzo Sibilio, Alfredo Nappo, Luigi Travaglione, Vittorio Colavita, Vitale Cardone, Rita Mastrullo, Mario Gily, Giuseppe Vacca, Claudio De Biasio, Francesco Scaringia, Filippo De Rossi.
L´inchiesta riguarda i lavori delle commissioni di collaudo degli impianti di produzione di cdr (combustibile da rifiuti) realizzati dalla Fibe spa e dalla Fibe Campania spa in seguito ad appalti del Commissariato di governo per l´emergenza rifiuti. Il reato ipotizzato è di falsità ideologica in atto pubblico.

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Aniello Cimitile, 61 anni, di Pomigliano d´Arco (Napoli), ex rettore dell´ateneo sannita, è presidente della Provincia di Benevento dall´aprile del 2008.Candidatosi nelle liste del Pd, con l´appoggio di tutti i partiti del centrosinistra, compreso l´Udeur, prevalse sul candidato del centrodestra di Forza Italia, Cosimo Izzo (oggi vice capogruppo del Pdl al Senato) ottenendo la vittoria al primo turno con il 55% dei voti.
Di recente, con il passaggio all´opposizione dei quattro consiglieri provinciali dell´Udeur, determinato dall´accordo di Mastella con il premier Berlusconi per le Europee, Cimitile era riuscito a mantenere la maggioranza - sia pure di un solo voto - con la fuoriuscita di due consiglieri provinciali eletti nel Pdl.
Laureatosi in ingegneria elettronica all´Università Federico II di Napoli, ha lavorato in ambito accademico diventando professore ordinario di ingegneria informatica presso l´Università degli Studi del Sannio e collaborando col Centro Nazionale delle Ricerche. Ha insegnato anche all´Università degli Studi della Calabria ed alla Federico II di Napoli. Dal 2000 al 2006 è stato rettore dell´Università degli Studi del Sannio, dove aveva ricoperto anche l´incarico di Preside della Facoltà di Ingegneria. E´ stato inoltre presidente nazionale del GII, l´associazione che raggruppa tutti i docenti ed i ricercatori di Ingegneria Informatica delle Università italiane, nonché progettista e promotore del Centro Regionale di Competenza sulle Ict (costituito da cinque Università, due centri del Cnr, dal Cini e dalla Fondazione Pascale), centro del quale è presidente dalla fondazione. E´ infine progettista e promotore del Centro di Competenza ´Cc Ict Sud´ (composto dalle Università della Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna e da 127 aziende di queste regioni).Nel 2001 si candidò alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale n. 8 di Benevento nelle fila del centrosinistra, ma venne sconfitto da Pasquale Viespoli del centrodestra.

Nei certificati di collaudo redatti dai componenti delle commissioni sarebbe stata attestata falsamente l´ottemperanza da parte di Fibe-Fisia Spa e gli impegni previsti dai contratti di appalto. Ciò in contrasto con l´inidoneità tecnica degli impianti cdr che era stata accertata per quanto riguarda la produzione di frazioni di rifiuti rispondenti agli impegni contrattuali. Tale inidoneità era emersa da sopralluoghi e analisi effettuati nell´ambito di indagini dela Procura. Un altro reato contestato riguarda la falsa attestazione della conformità degli impianti installati rispetto a quanto previsto dal progetto. In particolare taluni macchinari, diversi dai progetti approvati, sarebbero stati modificati dall´appaltatore senza autorizzazione e senza che i collaudatori avessero constatato la conformità. Per quanto riguarda la posizione dei direttori dei lavori, Mario Gily e Giuseppe Vacca, questi ultimi avrebbero consentito, con una serie di note dal contenuto ritenuto falso, l´installazione di macchinari diversi da quanto indicato nel progetto, stilando poi relazioni finali dei lavori di costruzione degli impianti di cdr nelle quali non diceva nulla sulle modifiche agli impianti e sulle "criticità funzionali" emerse durante la lavorazione dei rifiuti.