I comitati antidiscarica confidano nell´intervento della Procura di Nola per ottenere il sequestro della discarica Sari di Terzigno che, a loro dire, sarebbe fortemente inquinata. Lo dice Franco Matrone, della rete dei comitati vesuviani, dopo la presentazione di una serie di denunce alla magistratura. "Ci sono - dice - una serie di elementi incontrovertibili. L´Asia, insieme con la Provincia, ha effettuato delle analisi che hanno evidenziato la presenza di materiali inquinanti come metalli pesanti e percolato. Successivamente l´Asia è stata rimossa dalla gestione della discarica a dimostrazione del fatto che qualcosa di serio non andava. Inoltre, Bertolaso e l´Asia stesso hanno detto che a Terzigno sono state portate - sostiene Matrone - 25 tonnellate di rifiuti tossici da Lo Uttaro che erano sotto sequestro e andavano bonificati". Matrone riferisce di contatti in corso con la Procura di Nola e la prossima nomina di periti di parte. A suo giudizio "la protesta continuerà. Chiediamo ai sindaci di dirci chi controlla i camion che vanno alla discarica, da dove vengono, perché c´é ancora questa puzza". Non ha dubbi Enzo Iandolo, del movimento popolare per la difesa del territorio dell´area vesuviana. "Stiamo studiando una serie di nuove ed ulteriori iniziative di lotta che metteremo in atto nei prossimi giorni. Stiamo coinvolgendo tutte le comunità locali interessate alla discarica. Di sicuro cercheremo ancora di bloccare o rallentare i camion. Noi non lasciamo il campo". Luisa Lettieri, una delle portavoce delle mamme vulcaniche, riferisce di un incontro avuto oggi con il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella. "Abbiamo saputo che per alcuni giorni i camion che arrivano alla discarica Sari conferiranno rifiuti indifferenziati perché la prima necessità è quella di ripulire le strade. Si parla di una settimana, speriamo - dice la Lettiri - che non si prolunghi come accade al solito in questi casi. Inoltre, non abbiamo risposte certe sulle analisi condotte nella discarica. La nostra impressione è che si voglia andare comunque avanti. Noi non lasceremo il presidio della rotonda di via Panoramica".