"Il fatto che la Campania sia la prima Regione d´Italia ad avviare il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri) e che, in più, nel nostro territorio verranno monitorati, oltre ai rifiuti speciali, anche i rifiuti urbani, rappresenta un grande segno di attenzione del Ministero dell´Ambiente rispetto ad un´area che deve fare i conti con gravi fenomeni di criminalità organizzata connessi proprio al traffico e allo smaltimento illecito dei rifiuti". Così l´assessore regionale all´Ambiente, Giovanni Romano, ha commentato la firma del protocollo d´intesa che renderà operativo il Sistri in Campania a partire dal primo giugno. "L´avvio del programma in Campania è anche - ha detto l´assessore regionale - il primo caso in Europa di attuazione del monitoraggio dei rifiuti in attuazione delle direttive comunitarie. Su tutti i mezzi di trasporto dei rifiuti, e negli impianti (discariche, inceneritore di Acerra, centri di raccolta, Stir e nelle strutture che nasceranno via via in attuazione del Piano regionale rifiuti) saranno installate apparecchiature in grado di riportare la movimentazione dei rifiuti". Il sistema, basato su tecnologie elettroniche, "consentirà - ha detto ancora Giovanni Romano - di ´seguire´ il rifiuto dalla sua produzione e per l´intero ciclo di vita, anche con il controllo incrociato dei dati che enti e privati forniranno e che sono relativi a peso, tipologia, origine e dati relativi ai rifiuti prodotti o (a seconda dei casi) trattati, nonché alle eventuali caratteristiche di pericolo degli stessi". "La gestione informatica dei dati - ha concluso Romano - avviene attraverso l´istituzione a Roma di un Centro operativo cui affluiscono tutti i dati trasmessi dagli operatori attraverso l´utilizzo di apparati elettronici (dispositivi Usb, black box e videosorveglianze".