Cucina un ratto e si becca una denuncia. E´ quanto è accaduto al vincitore dell’edizione inglese de "L’isola dei famosi" Gino D’Acampo, di Torre del Greco, che nel corso di una puntata ha cucinato un ratto ed è stato denunciato al Tribunale australiano per violenza sugli animali.
L’episodio della "cottura" del topo è andato in onda venerdì, quando i due partecipanti, il vincitore Gino D’Acampo e l’attore Stuart Manning lamentavano carenza di cibo e hanno quindi chiesto alla produzione se potevano uccidere e mangiare un ratto. È toccato allo chef D’Acampo, star di varie trasmissioni culinarie britanniche, preparare il "risotto al sugo di ratto", definito dallo stesso cuoco «la miglior ricetta che abbia mai preparato».

La produzione, dopo aver controllato le norme d’igiene, ha dato il via libera, inconsapevole che il ratticidio potesse rappresentare un crimine. E invece così è stato: D’Acampo e Manning sono stati accusati di «crimini contro gli animali» e si dovranno presentare davanti a un tribunale australiano, a Muwillumbah nel New South Wales, il prossimo 3 febbraio. Come spiega il Times, i due rischiano fino a tre anni di carcere e una multa da 1.100 sterline (oltre 1.200 euro).


Ora i tabloid del Regno speculano sulla possibilità che il ratto sia stato addirittura addomesticato e introdotto dai produttori nella "scena del crimine" per creare scompiglio. Considerati "haram" (ossia proibiti) dalla tradizione islamica, e assolutamente off-limits dagli ebrei, i ratti vengono mangiati arrosto
o fritti in Cina e in diversi paesi del sudest asiatico. In Ghana sono considerati una vera e propria prelibatezza e sono l’ingrediente principale di uno stufato chiamato "fufu".
Anche questo succede quando le razioni di cibo e acqua sono ridotte al minimo. E se nel libro “Tabù” di Piers Paul Read i superstiti di un incidente aereo avvenuto sulle Ande cominciano a mangiare la carne di compagni e amici morti nello schianto, lo chef di Torre del Greco Gino D’Acampo ha messo in atto una soluzione forse ancor più disgustosa ma sicuramente meno drammatica: mangiare un topo.
Da qui la denuncia: “Uccidere un topo è inaccettabile”. A parlare è David Oshannessy, della protezione animali australiana: “Ancor più se si pensa che il fatto è stato compiuto unicamente per le telecamere”. D’Acampo è stato così chiamato a testimoniare in Tribunale insieme all´ altro concorrente, Stuart Manning. La prima udienza è fissata per il 3 febbraio.