Nell’imminenza dell’apertura della stagione turistica al Vesuvio, la condizione igienica delle strade è diventata insopportabile. Si rischia un’ ulteriore stop delle attività ristorative e recettive dell’area, già fortemente penalizzata dalla crisi economica generale e dalle emergenze dei rifiuti degli anni passati. È questo il grido d’allarme lanciato dai ristoratori di via Cifelli e via Ugo Foscolo, ai confini tra Boscotrecase e Trecase attraverso la voce di Francesco D’Aquino, rappresentante autorevole dell’Associazione Ristoratori AIRAV, nonché consigliere comunale di Boscoreale. “È un paradosso che in comuni dove si effettua la raccolta differenziata e si spinge verso una
gestione eco-compatibile dei rifiuti – afferma l’imprenditore prestato alla
politica Francesco D’Aquino - si lasciano abbandonate al proprio destino le
strade di collegamento e di accesso alla zona ricettiva, che rappresenta l’
unica fonte di sviluppo e di sostegno per le famiglie del posto, rimasta in
questo territorio”. I mesi invernali e quelli di principio di primavera
rappresentano per i ristoratori momenti di programmazione della stagione
estiva, essendo visitati da un gran numero di famiglie. Questi potenziali
clienti giungendo alle pendici del Vesuvio dalla Napoli-Salerno sono costretti
a zigzagare tra cumuli di pattume ed erbacce. Poi quando giungono sul posto
devono constatare le condizioni precarie delle strade in contrasto con la
bellezza e la cura delle strutture recettive. “La condizione di isolamento ed
abbandono di queste attività da parte delle amministrazioni locali – aggiunge D’Aquino - che fanno mancare i servizi essenziali necessari al mantenimento deldecoro e della vivibilità, appare agli occhi di quanti subiscono questa inerziacome un segnale di chiaro disinteresse alla risoluzione del problema”. Questa situazione si protrae da anni. I clienti che decidono di usufruire dei serviziristorativi presenti al Vesuvio rimangono sbalorditi, e chiedono notizie su eventuali operazioni di ripulitura. Questi interventi dovrebbero essere
garantiti dalle due amministrazioni di Boscotrecase e Trecase capeggiate,
rispettivamente da Agnese Borrelli e Gennaro Cirillo. Forse proprio la
condizione di strada di confine rende più difficili accordi bilaterali per rendere meno pesante la crisi economica dell’area, e non appesantirla ulteriormente con il danno d’immagine recato dalla presenza di rifiuti in strada. Ad ogni modo, è necessario ricordare che nella zona di via Cifelli e via Ugo Foscolo sono impiegate almeno 1000 unità lavorative al netto dell’ indotto. Senza clienti, la stagione rischia, con essa il lavoro indispensabile al sostentamento di numerose famiglie.