Enzo Rivellini, capogruppo An-Pdl in Regione Campania, è candidato al Parlamento europeo nella circoscrizione Italia meridionale che comprende le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia. Le elezioni si svolgono sabato 6 e domenica 7 giugno.
Rivellini si candida per un seggio a Strasburgo dopo quattro anni di attività politica in consiglio regionale dove si è messo in luce per le numerose battaglie sulla sanità.
In questi anni Rivellini è in pratica l’unico esponente del parlamento regionale ad aver visitato tutti gli ospedali della regione. La conoscenza che ha di questo delicato e strategico settore è dettagliata.
Nel 2006, su iniziativa proprio del consigliere An-Pdl Enzo Rivellini è nata in Campania l’associazione onlus SanaSanità che riunisce medici, professionisti, imprenditori, esponenti della società civile e del mondo associativo.
SanaSanità ha realizzato un reportage in tutti gli ospedali e le strutture sanitarie visitate: sul sito web www.sanasanita.org è possibile visionare questo affascinante ed approfondito tour che viene compiuto per scoprire e valorizzare le eccellenze e le migliori capacità di medici e strutture che vi sono in Campania.
«Il nostro è un tour strategico – spiega lo stesso Rivellini – e nell’arco di due anni di visite ad ospedali, asl, strutture di vario genere con gli amici dell’associazione abbiamo potuto verificare che non mancano le eccellenze nella sanità campana.
Il problema piuttosto è che queste eccellenze devono fare i conti ogni giorno con un sistema sanitario gestito più per finalità politiche che per migliorare l’assistenza sanitaria.
In un decennio di gestione della sanità la sinistra in Campania ha fatto di questo settore, il più importante per la vita dei cittadini, una straordinaria macchina di voti. Questo è avvenuto per l’uso disinvolto e clientelare di ospedali ed asl».
Non sarà semplice uscire da questa dinamica. Quali le soluzioni del Pdl?
«Abbiamo nel nostro programma – spiega Rivellini – sopratutto due parole d’ordine: meritocrazia e trasparenza. Bisogna puntare molto su questi due aspetti per creare una rivoluzione positiva nella sanità regionale. Per troppi anni medici, professionisti, operatori sanitari sono stati mortificati nonostante le proprie capacità perché si è preferito favorire amici, parenti, spesso persone non all’altezza del difficile compito che gli veniva dato».
Lei corre per un seggio a Strasburgo nel Parlamento europeo, cosa intende portare all’attenzione della comunità europea?
«I parlamentari europei devono avere la capacità di portare al centro dell’agenda politica europea il Sud ed i territori delle regioni meridionali. Penso, ad esempio, soprattutto alla gestione dei fondi comunitari, un altro banco di prova sul quale la sinistra negli anni ha fallito clamorosamente.
Finora i fondi Ue sono stati utilizzati poco e male. Serve qualità ed utilità nei progetti perché in questo modo si ottiene un maggiore e migliore impiego delle risorse europee».