E’ iniziata con successo la mostra di attualità fotografica “SalerARTrash” organizzata nella Cripta della Chiesa del Santo Spirito e che avrà termine il 26 ottobre. Gli artisti che vi hanno partecipato, sono stati diretti e decisi nel denunciare il degrado ambientale che ormai da anni piega e uccide il nostro territorio. Con foto, dipinti e sculture, l’obiettivo è stato centrato. “Se i torresi non conoscono la situazione della Salera, noi abbiamo deciso di portare la Salera ai torresi- dice Paola Manfredi – con l’intento di coinvolgere soprattutto i giovani in questa importante questione”.
Quest’ultima, che si è occupata della direzione dell’area fotografica, ci ha deliziati con pietre modellate dal mare, che con piccoli ritocchi, sono diventate dei veri e propri “colpi d’arte”. La scultura ferrea di Mario Sammarco, Terra Violata, ci mostra una terra soffocata dai gas nocivi e dai rifiuti, che non vuole più essere dimenticata dai suoi abitanti. Ancora, la scultura di ceramica di Roberta D’Aquino, rappresenta una sirena che ha perso la coda, poiché ha perso la forza di vivere in un mare così inquinato, abbandonandolo. Crescenzio D’ambrosio esprime invece la speranza di recuperare e di far rivivere il nostro litorale, ponendo un uovo, simbolo di vita e di ricrescita, in un teca colma di sabbia vesuviana. Inoltre, le foto di Vincenzo Marasco, insieme a quelle di tantissimi altri artisti come Monica Galasso, Giuseppe Riso, Vincenzo Iandolo, Nives Ombra, Roberta Langella e altri, ci raccontano con creatività il degrado della spiaggia, ci mostrano da vicino il nostro splendido ma vietato panorama. Non poteva mancare all’appello il gruppo “Vesuvio Creativo”, che da anni si impegna sul nostro territorio denunciando la difficile situazione che ci affligge, e ricordando di prendersi cura del posto in cui si vive tramite la creatività e l’arte, che non poteva mancare neanche questa volta.

Francesca Gara