Si è svolto martedì 29 marzo 2011 alle ore 11:00 presso l’Aula dei Consigli dell’ Università degli Studi di Salerno, l’incontro con Bianca Berlinguer, direttore del Tg3, intervenuta nell’ambito delle attività della Scuola di Giornalismo dell’ateneo.
Dopo una breve presentazione del Magnifico Rettore, il Prof. Raimondo Pasquino, la giornalista ha parlato di sé e della propria formazione ed in particolar modo dell’esperienza lavorativa con Gianni Minoli. Da quest’ultimo la Berlinguer ha ricevuto un importante insegnamento circa il giornalismo televisivo e il montaggio di servizi giornalistici. “L’immagine deve essere il primo elemento per costruire l’informazione”- Ha sottolineato la Berlinguer, poiché sempre più spesso le immagini vengono aggiunte solo alla fine del servizio, che rischia di perdere di significato.
L’ospite ha poi parlato della differenza tra giornalismo televisivo e stampa: il primo manca della possibilità di approfondire le notizie, dovendo tener conto dei tempi televisivi, mentre la stampa può soffermarsi di più su certe notizie.
Non sono mancate domande in merito alla questione dei talk show e la possibilità che questi vengano tolti dal palinsesto televisivo. La Berlinguer ha affermato che è piuttosto importante aggiungere programmi di approfondimento sempre diversi in modo che lo spettatore abbia un’ampia scelta.
Sulla questione poi del dibattito politico che spesso sfocia in scontri particolarmente accesi, l’ospite ha parlato dell’importanza del presentatore che deve saper mediare tra le parti. Per quanto sarebbe interessante concentrare l’attenzione più sull’opinione degli esperti, il dibattito è tuttavia necessario per mantenere l’attenzione dello spettatore.
Secondo il suo parere l’obiettività per un giornalista è quasi impossibile poiché l’opinione di quest’ultimo non può mancare . Per questo il problema non sta nell’obiettività, ma nella correttezza.
L’incontro si è rivelato interessante non solo per gli studenti della scuola di giornalismo, ma anche per tutti coloro i quali sono intervenuti.
SARA FORMISANO