Il consiglio comunale convocato ieri sera alle ore 17.00 è saltato per mancanza
di numero legale. Al secondo appello, alle ore 18.00, erano presenti 15
consiglieri su 30. All´ordine del giorno, tra i provvedimenti in
discussione, c´erano il Piano Spiagge, l´approvazione del conto consuntivo
e l´ampliamento di un´officina all´interno di Fincantieri.

"Brutto spettacolo in una giornata di grande tensione per Castellammare-
commenta il sindaco Salvatore Vozza- Stamattina, le manifestazioni di
lavoratori che hanno problemi serissimi di occupazione. Stasera, la
dimostrazione che in consiglio comunale c´è chi difende solo a chiacchiere
gli interessi dei cittadini e scappa di fronte alle responsabilità e ai
fatti concreti. Eppure il consiglio comunale di oggi avrebbe potuto
rappresentare un momento forte e importante per raccogliare la rabbia
espressa dai lavoratori scesi oggi in strada".

"Evidentemente- continua il sindaco Salvatore Vozza- il voto sul
presidente del consiglio comunale, a fine luglio,con il quale è stato
eletto il rappresentante dell´opposizione, Antonio Banchetti, non era
affatto un incidente di percorso, tant´è che il consiglio comunale è
venuto meno su argomenti importanti e molto sentiti come il Piano Spiagge
sul quale c´è stato un ampio dibattito durante questa estate e che serve
ad ampliare gli spazi a fruizione libera". "Alcuni consiglieri di
maggioranza- sottolinea il primo cittadino- rispondono al primo appello e
poi vanno via, come Francesco Cascone che prima si fa promotore della
battaglia per le spiagge libere e si permette di mettere i voti ai
provvedimenti presentati dall´Amministrazione attraverso le sue
interrogazioni, salvo risultare assente al secondo appello, vale a dire
nel momento cruciale. Non è di certo l´unico ad essersi comportato in
questo modo. Evidentemente le pressioni per mantenere lo status quo dei
lidi balneari sono state più forti delle preoccupazioni per l´interesse
della collettività". "E´ singolare- continua il sindaco Salvatore Vozza-
che anche nel centrodestra ci sia chi risponde al primo appello e poi
scompare al secondo. Anche in questo schieramento c´è chi sa fare
demagogia su provvedimenti sentiti dalla città e poi si allontana dalle
sue responsabilità".

"E´ quanto mai urgente e necessaria- ribadisce il primo cittadino- una
verifica politica che chiarisca in modo netto se c´è o no una maggioranza
che intende portare a termine questa consiliatura. E´ già stata convocata
per giovedì 10 settembre una seduta del consiglio comunale monotematica su
questo tema. In quella occasione voglio piena chiarezza, serietà e
coerenza da parte della maggioranza. Per capire quanto sia importante che
il centrosinistra porti fino in fondo questa consiliatura, senza scadere
in giochetti di basso profilo, basterebbe guardare all´emergenza sociale
sempre più stringente in città. E invece tra i consiglieri c´è chi
preferisce giocare a nascondino. Se c´è chi punta allo sfascio alla
coalizione, lo faccia alla luce del sole. I consiglieri si assumano la
responsabilità di far terminare anticipatamente questa esperienza
amministrativa, portando la città al commissariamento, se è questo il loro
obiettivo".

In prima convocazione alle ore 17.00 risultavano presenti: Antonio
Banchetti, Francesco Cascone, Domenico Cuomo, Nicola Cuomo, Rosa Cuomo,
Carlo D´Apice, Luigi De Gennaro, Amedeo Di Nardo, Vito Galasso, Giovanni
Ingenito, Antonio Iovino, Domenico Ragone, Camilla Scala.
In seconda convocazione alle ore 18.00 risultavano presenti: Giuseppe
Amato, Antonio Banchetti, Antonio Cinque, Domenico Cioffi, Nicola Cuomo,
Carlo D´Apice, Nicola di Martino, Amedeo Di Nardo, Biagio Di Ruocco,
Franco Faella, Catello Foresta, Antonio Giaquinto, Antonio Iovino, Camilla
Scala.
E sul caso fa sentire la sua voce l´opposizione. «Ora basta è evidente a tutti che non esiste più una maggioranza. Mi aspetto che nel corso di questa settimana il sindaco rassegni le proprie dimissioni. Se ciò non dovesse accadere siamo pronti a mobilitare la città e a scendere in piazza per raccogliere le firme» è quanto ha sostenuto Antonio Sicignano, vicepresidente dei Circoli della Libertà della Campania, con riferimento all’ennesimo consiglio comunale andato deserto. «Oramai è evidente – spiega Sicignano - che questa amministrazione è una amministrazione che non amministra. Sono anni che la città paga una crisi politica che non ha e non può avere, a questo punto, alcuna soluzione. E’ ora di smetterla – conclude Sicignano - con le verifiche politiche, che a questo punto rassomigliano più ad “un accanimento terapeutico” che ad un qualcosa di concreto. Mi aspetto che nel corso di questa settimana il sindaco rassegni le proprie dimissioni. Se ciò non dovesse accadere siamo pronti a mobilitare la città e a scendere in piazza per raccogliere le firme ».