Una missiva al Prefetto per chiedere alla massima autorità provinciale di intercedere presso il Sindaco per una nuova convocazione del consiglio comunale. L’ultima seduta, sollecitata dai componenti della opposizione consiliare, è andata deserta per mancanza del numero legale. Sarebbe stato, peraltro, il “battesimo del fuoco” per la nuova aula consiliare del comune di Boscotrecase, dotata di computer e collegamento ad internet per i componenti del parlamentino locale e con tanto di maxischermo. La nuova sede dell’assise avrà anche una postazione stampa dalla quale gli operatori dell’informazione potranno rendicontare sulle attività svolte dall’organismo collegiale in presa diretta. La seduta, però, è saltata alla luce delle numerose defezioni da parte di esponenti politici sia di uno schieramento che dell’altro. Presente, invece, l’ex sindaco Nunzio Manzo, avversario storico dell’attuale prima cittadina Agnese Borrelli ed il rappresentante di Forza Italia, Saverio Vitulano. Per la minoranza era tra i banchi, pronto ad intervenire, il vice capogruppo del Pd, Catello Pane, vista l’assenza per motivi di salute del consigliere capogruppo del Pd, Nello Federico, reduce da una delicata operazione chirurgica cui è stato sottoposto dopo un incidente. Alla fine il presidente del consiglio Francesco Sorrentino, preso atto della mancanza del numero legale (la maggioranza era rappresentata dal sindaco e dal consigliere Giuseppe Balzano, ndr), ha rimandato a casa il folto pubblico intervenuto per seguire i lavori. Immediata la presa di posizione di Nello Federico che ha tuonato contro la maggioranza: “la mancanza del numero legale – ha affermato - in consiglio ha un preciso significato politico: la maggioranza non ha voluto rispondere alle questioni sollevate dalla opposizione, incentrate su quelli che sono i problemi reali del paese, dei quali, alla luce dei fatti, l’amministrazione sembra non preoccuparsi più di tanto”. Federico si è detto “dispiaciuto anche il fatto che, visti gli argomenti di estremo interesse, il folto pubblico che gremiva la rinnovata aula consiliare, ha dovuto assistere all’ennesima farsa. Sarebbe stato più corretto da parte dei rappresentanti della maggioranza, che avessero, comunque, preso posto tra i banchi e, nonostante la ridotta presenza della opposizione per motivi di salute e di lavoro, avessero aperto i lavori e rinviato gli stessi di una settimana, consentendo la presenza dei propri contraddittori”. “Quello che è accaduto – ha concluso - rappresenta, comunque, un segnale allarmante della crisi delle istituzioni e di chi si trova, in questo momento, a rappresentarle”.