All’interno delle celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, sarà presentato lunedì 14 febbraio alle 17 in villa Vannucchi il libro “Il silenzio di mio padre” di Antonio Borrelli, un invito rivolto a giovani e ad adulti a non dimenticare i militari prigionieri nei lager. A organizzare l’iniziativa, l’associazione cittadina Auser presieduta dal professor Giuseppe Improta con il contributo dell’Amministrazione Comunale guidata da Mimmo Giorgiano.
“Gli storici, i partiti politici e la società – spiega Improta – hanno dimenticato il contributo generoso offerto all’Italia dall’altra Resistenza, cioè dalle migliaia di soldati internati nei lager tedeschi o polacchi per quasi due anni. Tutti hanno il dovere di non dimenticare il coraggioso sacrificio e la significativa testimonianza umana e politica di questi prigionieri di guerra che, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, rifiutarono di aderire alla Repubblica sociale italiana al prezzo della prigionia, del lavoro forzato e della morte. Per questo motivo, abbiamo organizzato questo incontro che, in occasione del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, acquisisce un significato maggiore”.
Oltre all’autore e al presidente Improta che presenterà il volume insieme ad Aniello Fratta, parteciperà alla iniziativa Giorgio Zinno, vicesindaco della Città di San Giorgio a Cremano. Nel corso della presentazione, Luisa Auzino leggerà brani di diari e lettere di internati militari della Raccolta Scancamarra.