La città di San Giorgio a Cremano si prepara alla V edizione del Giorno del Gioco, che si terrà il prossimo 12 maggio, ospitando in villa Falanga, fino al 7 aprile, due importanti mostre, dal respiro europeo, intitolate "Da Roma per gioco - Usanze ed oggetti ludici dell´antica Roma " e “Le Culture in Gioco - Giochi e giocattoli della tradizione popolare di 10 paesi nel mondo.” Le mostre sono promosse dall’Amministrazione guidata dal sindaco Mimmo Giorgiano attraverso l’assessorato alla Scuola Infanzia e Gioco, in cessione temporanea da parte del Centro per la Cultura Ludica di Torino



Giochi appartenenti ad altre culture e giochi antichi per bambini del futuro in un allestimento che passa in rassegna un ampio repertorio d´oggetti e lo inserisce in un contesto, come quello della sede del Laboratorio Regionale Città dei bambini e delle bambine, dove spesso la fantasia, le idee e le proposte dei piccoli cittadini sono già diventate realtà. “In un periodo in cui i videogiochi sembrano farla da padroni, - afferma l’assessore Luigi Bellocchio - abbiamo proposto una forma di divertimento diversa con giochi, giocattoli e passatempi che andavano di moda al tempo degli antichi Romani o in altri 10 paesi del mondo ”



La mostra sui giochi dell’antica Roma testimonia in modo sorprendente che i giochi dei bambini di duemila anni fa non sono poi così diversi da quelli praticati dai fanciulli d´oggi. E´ bello scoprire che - come allora - intelligenza, forza, fantasia e destrezza restano i requisiti indispensabili perché un gioco possa essere ricordato dagli adulti e desiderato dai piccini, come la tropa, una sorta di gioco alle biglie, nel quale si utilizzano noci da spingere in una tavola munita di fossette. Varie sezioni tematiche, ciascuna introdotta da un pannello con immagini e testo, giochi e giocattoli sono raggruppati per tipologie: dai balocchi per i più piccini ai passatempi e giocattoli di movimento, senza trascurare i giochi degli adulti (ad esempio il malizioso kottabos, il duodecim scripta, ed altri). La mostra "Da Roma per gioco" è stata già proposta nella città di Torino, in Francia e in Germania al Reiss Museum di Manheim e del Rheinisches Landesmuseum di Trier.



La mostra “Le Culture in Gioco” trova, invece, il suo perno concettuale nella convinzione pedagogica che vede nel gioco lo strumento fondamentale per realizzare con i bambini una efficace e coinvolgente "formazione alla mondialità". Il gioco si rivela come lo strumento che consente di acquisire comportamenti nuovi in grado di mutare motivazioni e stereotipi in una prospettiva in cui è possibile l´incontro, lo scambio e la reciprocità fra individui di culture diverse. Nella mostra ciascuno ritroverà elementi comuni e differenti e acquisirà l´importante consapevolezza della relatività del proprio punto di vista. “Recuperare e conoscere i giochi della propria tradizione – afferma l’Arch. Francesco Langella, coordinatore del Laboratorio Regionale - , diventa importante per l’educazione e può essere un modo per avvicinarsi alle altre culture scoprendo le diversità e similitudini dei giochi. I giocattoli esposti in Villa Falanga ci mostrano come in altri paesi nel mondo (Mali, Algeria, Mauritania, Messico Brasile, Cina, India, Thailandia, Nepal) i bambini si divertono e sono forse più allegri perché hanno qualcosa che noi tutti abbiamo perso: la semplicità della vita.



A margine del percorso espositivo c´è lo spazio all’aperto del parco della Villa in cui, con l´ausilio di schede che spiegano le regole, i visitatori - specie i bambini - possono provare diversi tipi di gioco, costruiti con materiale naturale e/o di scarto, attraverso l´uso di strumenti semplici, riproduzioni fedeli di quelli utilizzati da altre culture ovvero dagli antichi. Per le scuole sono riservate visite guidate su prenotazione da effettuarsi presso la segreteria del Laboratorio telefonando ai numeri 0812565045 – 0812565653 - fax 0815654498.



Nell’ambito delle iniziative propedeutiche al FESTIVAL DEL GIOCO, è stato organizzato anche un corso di formazione per i docenti con l’esperta Sigrid Loos, formatrice internazionale del Centro Educazione alla Mondialità denominato : “IL GIOCO NEL MONDO”, un percorso sperimentale alla ricerca dei giochi delle altre culture. In una società sempre più multietnica e multiculturale dove le diversità sembrano scontrarsi più facilmente che incontrarsi, si pone la necessità al livello educativo di sensibilizzare le nuove generazioni all´accettazione delle differenze, atteggiamenti e punti di vista dell´altro. Che questo "altro sia straniero, di un´ altra religione o semplicemente il concittadino, che la pensa in modo diverso da noi, ha poca importanza. Tutti i bambini e le bambine del mondo giocano, in modi simili e diversi, e i loro giochi costituiscono un patrimonio di creatività che accomuna ed esprime le connotazioni autentiche delle diverse culture. Ecco perché il sottotitolo dell’evento di quest’anno sarà: “Giochi oltre i confini”. Utilizzare i giochi del mondo per progettare percorsi educativi è creare momenti di incontro e di confronto con la diversità. Il gioco, pertanto, può diventare uno strumento importante per fare educazione interculturale.