Le Acli di Napoli propongono un nuovo filone di impegno sociale mirato alla tutela, alla salvaguardia e alla valorizzazione dei beni culturali del territorio in un´ottica di sviluppo e lavoro.

“Il nostro territorio della Provincia di Napoli, isole comprese, è la più importante testimonianza del patrimonio culturale dell’Occidente. – dichiara Pasquale Orlando, presidente delle Acli di Napoli - Viviamo in un campo vulcanico all’interno del quale, negli ultimi 39.00 anni,sono stati attivi numerosi centri eruttivi differenti.La storia geologica dei campi Flegrei è stata dominata da due grandi eruzioni: l’eruzione della Ignimbrite Campana avvenuta (39.000 ani fa) e l’eruzione del Tufo Giallo Napoletano (avvenuta 15.000 anni fa).Tali eruzioni hanno generato una candera complessa che rappresenta la struttura più evidente del Distretto Vulcanico Flegreo. Quest’ultimo comprende i Campi Flegrei, la città di Napoli,le isole vulcaniche di Procida e Ischia e la parte nord-occidentale del Golfo di Napoli. E’ per questo motivo che le Acli e Pasquale Orlando hanno voluto chiamare l’Associazione ABC: Acli Beni Cuturali, ma anche alfa, beta, gamma, le prime tre lettere dell’Alfabeto Cumano.”

Cuma, oltre ad avere fondato Neapolis, fu la Colonia che diffuse in Italia la Cultura Greca, diffondendo l’Alfabeto Calcidese,che assimilato e fatto proprio dagli Etruschi e dai Latini, divenne l’alfabeto della lingua e della letteratura di Roma e poi di tutta la Cultura Occidentale, un vero sistema operativo di base, per usare le parole della globalizzazione attuale, altro che Bill Gates. Il paradosso è che un sito così importante viene destinato a collettore fognario, il fondatore di Microsoft e compratore di codici famosi, ne farebbe un parco a tema: alphabet town.

Abbiamo parlato solo di alcuni primati, volutamente tralasciando i siti di Pompei Ercolano, Stabiae, Oplonti, Testimonianze uniche al mondo di Grande Civiltà e Cultura. Questo per dire che il nostro territorio ha un primato di eccellenze, assolutamente sottodimensionato e non valorizzato come occorrerebbe. Per raggiungere tale obiettivo le Acli napoletane hanno lanciato “ABC: Acli Beni Culturali” ed in questi giorni stanno raccogliendo qualificate adesioni da studiosi, giovani ricercatori, operatori del settore e piccole imprese.

Sarà Paolo Pantani a guidare la neonata associazione, che si avvarrà della rete dei servizi e presenze territoriali capillari delle Acli mentre Bruno Esposito coordinerà il comitato tecnico scientifico della importante iniziativa.

Numerose le adesioni già manifestate. Per un mese resterà aperta la fase costituente. Già in programma seminari formativi e l´elaborazione di prodotti nel campo educativo e sociale. “Il necessario riordino delle politiche relative ai beni culturali – prosegue Orlando - strette tra tagli e ritardi necessita di una nuova e forte consapevolezza della società civile organizzata. Non bastano attenzioni di nicchia pur espresse degnamente da una elite culturale né è opportuno affidare il futuro del patrimonio artistico culturale esclusivamente al mercato che, magari, viene attratto dai pezzi migliori ma non si occuperà mai delle centinaia di siti, luoghi e musei sparsi sul territorio. E´ necessaria una nuova consapevolezza collettiva in grado di far sentire come propri i beni culturali e capace di orientare questo patrimonio nella direzione dello sviluppo e dell´occupazione.”