“Non era una riunione per ricompattare il centrodestra, ma un incontro informale voluto dal Senatore Ciro Falanga”. La spiega così Massimo Lafranco, assessore provinciale di Forza Italia, la “strana” riunione che si è tenuta l’altro ieri sera a Napoli. Al tavolo erano seduti, oltre a lui e Falanga, l’Onorevole Luigi Cesaro, gli esponenti di Centro Democratico Ciro e Davide Alfieri e Ciro Portoghese e, infine, Pasquale e Domenico Iapicca dell’UDC.

Il secondo incontro segue di qualche giorno quello del 2 giungo che fu svelato da loStrillone.tv, dove fu redatto un documento da presentare al sindaco. Un testo sottoscritto dalle forze moderate e che facevano parte della coalizione che vinse le elezioni due anni fa.
Il documento, “alternativo” al PD ed alla nuova maggioranza, sarebbe stato sottoscritto dalle forze moderate e che facevano parte della coalizione che vinse le elezioni due anni fa, sebbene Lafranco non ha ancora sciolto il nodo legato al consigliere Roviello. Quest’ultimo, che fa parte con Ruggiero del gruppo dell’assessore provinciale, ha firmato il programma proposto dai Democratici di sostegno alla nuova maggioranza di centrosinistra di Starita.

Assessore Lafranco, perché quel documento del centrodestra?

“Noi abbiamo sempre sostenuto il sindaco Starita per questo abbiamo scelto di scrivere un documento del centro destra nel quale gli ricordiamo che ha vinto le elezioni con noi. Anche io ho firmato quel documento, coerente con le mie posizioni. Il problema è perché l’ha firmato anche centro democratico che notoriamente è schiarato al centro sinistra. Forse non stanno più in quello schieramento?”

Il problema quindi è Centro Demcratico?

“Il partito è fuori dalla giunta Starita, per questo stanno cercando di creare fibrillazioni nel quadro politico, senza pensare alla città. Da quasi un anno, Torre è paralizzata dalla giunta tecnica ed il PD sta cercando di costruire qualcosa con una nuova coalizione. Oggi occorre pensare alla città”.

In che modo?

“Attraverso i fatti. Per questo valuteremo le proposte ed i programmi senza rincorrere poltrone. Io sono rimasto in Provincia contro la mia volontà”.

Perché, le è arrivata qualche proposta dagli ambienti torresi?

“No, per adesso continuerò a fare l’assessore alla provincia fino a dicembre. Sarei onorato se mi arrivasse una proposta da Torre, ma non è nelle mie intenzioni”.

Tornando al documento, cosa c’è scritto?

“Da un lato chiediamo al sindaco di tenere conto delle forze politiche che hanno vinto le elezioni, ma dall’altro diciamo che le stesse forze che hanno creato problemi facciano un passo indietro. Oggi il Senatore Falanga cerca di ricompattare una coalizione per fare opposizione, io invece l’opposizione la faccio con quelli dello stesso colore, non di colore diverso”.

Come si fa opposizione in città, secondo lei?

“Se il programma del sindaco e dell’amministrazione non rispecchia le nostre idee, noi facciamo opposizione. Altrimenti sosteniamo il sindaco che è stato eletto con l’UDC e la cui volontà non è affatto cambiata nonostante l’ingresso nel PD. Io non riconosco la leadership dei Democratici ma solo del sindaco”.

Spingerebbe per Centro Democratico fuori dalla maggioranza?

“No, però dico che occorre fare chiarezza. Alcuni giorni fa, in città, c’è stato un incontro tra il sindaco e l’Onorevole Formisano. Perché? Quindi Centro Democratico è ancora con il centro sinistra?”

Quindi perché Centro Democratico era anche alla riunione del centrodestra?

“Loro hanno chiesto un incontro ai vertici di Forza Italia, però hanno rifiutato l’ingresso nel partito quando gli è stato proposto”.

Invece dei suoi consiglieri, Roviello ha firmato il programma col PD.

“Noi restiamo coerenti con il sindaco fino alla fine della consiliatura, ma non ci rivediamo nel PD. Devo, però, riconoscere che sono stati capaci di trovare una sintesi con altre forze politiche, cosa che non hanno fatto gli altri”.

Lo firmerebbe il programma del PD?

“Se lo condivido, lo firmo”.


Raffaele Perrotta