In certe storie i protagonisti sono talmente piccoli che sembra essere
impossibile vederli raggiungere dei traguardi impensabili. Questa storia,
infatti sembra essere stata scritta da un romanziere inviato al fronte in un
momento di pausa tra la polvere soffocante e il rombo dei cingolati. Questa
storia però non è frutto della fantasia di un bravo scrittore. E’ la semplice
affermazione di un piccolo caporalmaggiore dell’Esercito Italiano partito da
Scafati per il Libano e che in quella martoriata terra ha portato un segnale
tangibile di quanta umanità i soldati italiani, figli dell’amato Sud, sanno
dare. Se fosse stato un romanzo forse l’avrebbero chiamato “Grande storia di un piccolo Soldato”. Questo poteva essere anche il nome dell’evento che ad inizio aprile ha visto protagonisti dei bambini cristiani, i soldati italiani e
l´Associazione Onlus Asf (Associazione senza Frontiere) che con i volontari
Rosaria Sammarco ed Alfonso Cascone hanno reso possibile quest’opera umanitaria. Il 3 aprile infatti grazie all´impegno del caporalmaggiore Antonio Pio Autorino sono stati consegnati ai bambini cristiani della scuola
elementare di Almashab 300 uova pasquali. L’iniziativa è partita dal Volontario dell’Esercito Italaiano, effettivo al 1° Reggimento di Manovra comandato dal Colonnello Giuseppe Bosco. L’idea di poter lenire le sofferenze dei piccoli libanesi è venuta ad Antonio Pio poco dopo il suo arrivo in Libano ed è stata subito accolta con entusiasmo dal Colonnello Bosco, Comandante del CCS Bn in Libano e dal Comandante del JTF-L SW Generale di Brigata Carlo La Manna. Sembra facile raccontarla adesso ma la raccolta dei fondi per l’acquisto delle uova pasquali è stata possibile grazie all’impegno di Rosaria Sammarco e Ubaldo Florio, rispettivamente segretaria e presidente dell’Associazione Senza Frontiere di Torre Annunziata . Le uova sono state donate ai bambini della scuola elementare di Almashab, che quest’anno festeggeranno la Pasqua con un sorriso in più.
Determinante l’impegno anche della cellula CIMIC in Libano (un nucleo che
coordina attività tra civili e militari all’estero) del Ten. Col. Matera e del
Cap. Pettinella. La scuola è da sempre un punto di riferimento per i i nostri
soldati che spesso intraprendono azioni a sfondo umanitario, che servono a
donare momenti di serenità e felicita´ ai bambini, vittime non hanno colpa
degli eventi bellici che li circondano e li coinvolgono in un turbinio di
degrado, povertà e morte. Il Caporal Maggiore Autorino Antonio Pio ha
dichiarato che questa è una delle esperienze che ricorderà con tenerezza al ritorno dalla missione Leonte XI, è il sorriso puro ed innocente di questi
bambini, la gioia dipinta sui loro volti che ogni gesto lasciava trasparire
nel corso della cerimonia di consegna dei doni. Il Generale Carlo La Manna e il Colonnello Giuseppe Bosco sono felici di aver ancora una volta contribuito con i loro uomini a fornire ai piccoli bimbi libanesi un motivo in piu´ per non
sentirsi soli e abbandonati dalla fortuna della vita.