SANGIORGIO - L´Auser celebra i 150 anni dellUnità dItalia
25-02-2011 - Archivio Storico de Lo Strillone
Affollata la prima iniziativa con cui lAssociazione AUSER di San Giorgio a Cremano ha inteso celebrare i 150 anni dellUnità dItalia. Nel salone di Villa Vannucchi più di un centinaio sono stati i partecipanti al Convegno Per non dimenticare i militari prigionieri nei lager.
Loccasione per parlare di quella che è stata giustamente definita laltra Resistenza - basata sul sacrificio dei soldati italiani fatti prigionieri dopo l8 settembre 1943 - è stata la presentazione del libro di Antonio Borrelli Il silenzio di mio padre (Dante & Descartes). Un silenzio comune a tanti Internati Militari Italiani (IMI), divenuti schiavi di Hitler, costretti a lavorare per la Germania e, una volta tornati, dimenticati da tutti. E purtroppo furono non solo dimenticati dai vincitori e odiati dai vinti, ma anche inascoltati dalle stesse famiglie, ha affermato Giuseppe Improta, presidente Auser di San Giorgio, presentando lautore ed il libro.
Un silenzio che non deve continuare. Perciò lAuser-San Giorgio ha deciso di avviare la raccolta di lettere e diari inediti dei tanti internati, nel biennio 43-45, sia in Germania che in Polonia, in India, Inghilterra, Stati Uniti, Egitto Abbiamo il dovere ha detto il vicesindaco Giorgio Zinno con questa iniziativa e con una raccolta di testimonianze orali anche dei superstiti protagonisti dellultima guerra, di far conoscere ai giovani questi tragici momenti della nostra storia unitaria.
Un invito che il presidente dellAuser Giuseppe Improta ha raccolto proponendo a breve una Mostra su questi temi e mettendo a disposizione il materiale raccolto dal socio Ciro Scancamarra, che in anni di paziente lavoro ha raccolto anche cartoline postali e francobolli celebrativi delle più diverse ricorrenze (Repubblica, Resistenza, Anniversari Unità dItalia..)
Insieme con il presidente G.Improta e lautore del libro Antonio Borrelli abbiamo notatolaltro relatore Aniello Fratta, il vicesindaco di San Giorgio a Cremano Giorgio Zinno, la lettrice Luisa Alzino.
Hanno preso la parola anche Andrea DAngelo, Aniello Borrelli e due amici di Antonio Borrelli.
In prima fila erano seduti il Socio Ciro Scancamarra, il 94.nne Giuseppe Pignone (prigioniero in Egitto), il sig. Martucci, nipote di Mario Martucci, prigioniero in Germania, la sig.ra Galletta, figlia di un capitano prigioniero in Africa.
In seconda fila il rag. Salvatore Arcopinto, figlio di Michele, prigioniero in Polonia, la sig.ra Nunzia Alone, figlia di Aldo,prigioniero in Germania.
In fondo alla sala era presente leditore Raimondo Di Maio titolare della Casa editrice Dante e Descartes.
Loccasione per parlare di quella che è stata giustamente definita laltra Resistenza - basata sul sacrificio dei soldati italiani fatti prigionieri dopo l8 settembre 1943 - è stata la presentazione del libro di Antonio Borrelli Il silenzio di mio padre (Dante & Descartes). Un silenzio comune a tanti Internati Militari Italiani (IMI), divenuti schiavi di Hitler, costretti a lavorare per la Germania e, una volta tornati, dimenticati da tutti. E purtroppo furono non solo dimenticati dai vincitori e odiati dai vinti, ma anche inascoltati dalle stesse famiglie, ha affermato Giuseppe Improta, presidente Auser di San Giorgio, presentando lautore ed il libro.
Un silenzio che non deve continuare. Perciò lAuser-San Giorgio ha deciso di avviare la raccolta di lettere e diari inediti dei tanti internati, nel biennio 43-45, sia in Germania che in Polonia, in India, Inghilterra, Stati Uniti, Egitto Abbiamo il dovere ha detto il vicesindaco Giorgio Zinno con questa iniziativa e con una raccolta di testimonianze orali anche dei superstiti protagonisti dellultima guerra, di far conoscere ai giovani questi tragici momenti della nostra storia unitaria.
Un invito che il presidente dellAuser Giuseppe Improta ha raccolto proponendo a breve una Mostra su questi temi e mettendo a disposizione il materiale raccolto dal socio Ciro Scancamarra, che in anni di paziente lavoro ha raccolto anche cartoline postali e francobolli celebrativi delle più diverse ricorrenze (Repubblica, Resistenza, Anniversari Unità dItalia..)
Insieme con il presidente G.Improta e lautore del libro Antonio Borrelli abbiamo notatolaltro relatore Aniello Fratta, il vicesindaco di San Giorgio a Cremano Giorgio Zinno, la lettrice Luisa Alzino.
Hanno preso la parola anche Andrea DAngelo, Aniello Borrelli e due amici di Antonio Borrelli.
In prima fila erano seduti il Socio Ciro Scancamarra, il 94.nne Giuseppe Pignone (prigioniero in Egitto), il sig. Martucci, nipote di Mario Martucci, prigioniero in Germania, la sig.ra Galletta, figlia di un capitano prigioniero in Africa.
In seconda fila il rag. Salvatore Arcopinto, figlio di Michele, prigioniero in Polonia, la sig.ra Nunzia Alone, figlia di Aldo,prigioniero in Germania.
In fondo alla sala era presente leditore Raimondo Di Maio titolare della Casa editrice Dante e Descartes.