Nasce il comitato per la tutela della sanità stabiese ad annunciarlo è il
presidente pro-tempore Avv. Carlo Costagliola. Tanti i soprusi perpetrati ai
danni di un territorio al quale stanno togliendo tutto finanche la dignità di
curarsi. L’ultima vicenda ha del paradossale, le apparecchiature per gli esami
di endoscopia chirurgica dell’ospedale S. Leonardo, acquistate nel 2008
giacenti nei depositi dello stesso ospedale, stanno per essere inviate presso l’ospedale di Torre del Greco (ove già esiste tale diagnostica) nonostante il
vincolo di destinazione delle stesse presso il nosocomio della città delle
acque.
"Ennesimo caso di malasanità al San Leonardo di Castellamare: non bastano le denunce politiche, intervenga la Corte dei Conti. La "Malasanità" impera in
questa regione: dal 2008 le attrezzature di endoscopia giacciono nei terranei
dell´Ospedale "San Leonardo" di Castellamare di Stabia". Ad affermarlo è il
presidente pro-tempore Avv. Carlo Costagliola.
"Più volte - continua l’avv. Costagliola - il già Consigliere Regionale,
Tonino Scala, aveva posto la questione attraverso diverse interrogazioni e
denunce pubbliche le quali purtroppo sono rimaste lettera morta. Non è
ammissibile che si continui a brancolare nel buio: ora, più che mai, i
responsabili dovranno rispondere dinanzi alla Corte dei Conti su questo
ennesimo spreco di denaro pubblico, in un momento difficile non solo per la
sanità campana ma anche per l´intero apparato produttivo della nostra Regione".
Una storia che ha dell’incredibile: nell´ottobre 2008 tale apparecchiatura veniva regolarmente consegnata e depositata presso la stanza dell´infermiere professionale addetto a mansioni direttive; che in data 9 aprile 2009 veniva sollecitato con insistenza da parte degli uffici amministrativi dell´ospedale S. Leonardo unitamente al responsabile dell´unità operativa, dott. Monachese Donato, il direttore sanitario della struttura affinché concedesse l´uso di locali per poter assemblare l´apparecchiatura in oggetto e procedere al relativo collaudo; che
in data 6 novembre 2009, con prot. 7329, il direttore del servizio assistenza
ospedaliera, dott. Franklin Picker, a seguito dell´interrogazione
dell´assessore regionale alla sanità, sollecitava il direttore sanitario a
relazionare sulla mancata attivazione dell´apparecchiatura; che in data 16
ottobre 2009 il responsabile dell´unità operativa di endoscopia chirurgica
dott. Monachese Donato, inoltrava con R A.R., una diffida ad adempiere al
direttore sanitario dell´ospedale S. Leonardo di C.Mare di Stabia e per
conoscenza al direttore Amministrativo, al dirigente dell´U.O.C. di chirurgia
generale della medesima struttura, al Sub Commissario sanitario aziendale ASLNA3 sud, al Sub Commissario amm.ne aziendale ASL NA3 sud e al Commissario regionale ASL NA 3 sud; che a tutt´oggi, ancora non è stato dato seguito aicontinui solleciti e che l´apparecchiatura continua a restare depositata nellocale del capo sala. Oggi la proposta di spostare il tutto a Torre del Greco in una struttura che già oggi ha delle difficoltà per la sopravvivenza. "Castellammare non può perdere anche questo tipo di diagnostica– prosegue il presidente - che non ha costi aggiuntivi perché il personale è tutto interno, le attrezzature sono state già acquistate: trattasi di sciatteria o manovre politiche che in questo momento devono essere superate visto che la Sanità stabiese ha bisogno di una boccata d´ossigeno".
“Per questo motivo – conclude l’Avv. Costagliola – abbiamo deciso, partendo da questa vicenda, di fare una lettere aperta alla città, al sindaco e alla
direzione sanitaria e di far partire una petizione popolare. È ora di dire
basta”.
Si allega alla presente copia della lettera:

LETTERA APERTA AL COMMISSARIO STRAORDINARIO DELL’ASL NA 3 SUD
ED
AL SIG. SINDACO CITTÀ

I sottoscritti cittadini sono venuti a conoscenza che le apparecchiature per gli esami di endoscopia chirurgica dell’ospedale S. Leonardo stanno per essere inviate presso l’ospedale di Torre del Greco (ove già esiste tale diagnostica) nonostante il vincolo di destinazione delle stesse presso il nosocomio di C.mare di Stabia. Ciò comporta, per il detto vincolo, violazione di legge e priva i cittadini dell’intero comprensorio dell’indispensabile presidio chirurgico per cui, al fine di evitare l’ennesima spoliazione alle strutture cittadine, i
sottoscritti
CHIEDONO
alle SS.LL. di intervenire in ogni sede per attivare, immediatamente, la
diagnostica in discussione presso l’ospedale S. Leonardo di C.mare di Stabia
per neutralizzare i danni che certamente verrebbero causati, in via principale,
ai cittadini più fragili e bisognosi (ricoverati e non) perché impossibilitati
a raggiungere il presidio fuori città.
Il Comitato promotore