“In un’Italia relegata agli ultimi posti di una classifica sui paesi che discriminano di più in Europa, mi piacerebbe che la nostra città divenisse un’eccezione nazionale”. Con questo spirito si anima l’idea di Antonello Sannino, responsabile provinciale dell’Arcigay, 5 proposte per rendere Torre Annunziata una città più consona agli standard europei.

“Registro delle unioni civili, trascrizioni dei matrimoni dello stesso sesso contratti all’estero, costituzione commissione pari opportunità e lotta alla discriminazione, adesione alla rete READY di contrasto alle discriminazioni per l’orientamento sessuale ed, infine, azioni contro il bullismo omofobico e transfobico nelle scuole”. Sono queste le proposte che elenca Sannino nel corso di un incontro con il segretario del PD, Ciro Passeggia, e dei GD, Alessio Agnello, che si fanno carico di condividerle alla città in una serie di incontri pubblici nelle prossime settimane.

Secondo un recente sondaggio dell’Unione Europea, analizzato da L’Espresso, l’Italia è relegata agli ultimi posti delle classifiche europee, risultando il paese che la percentuale maggiore di discriminazione. Emblematici e sconcertanti sono i dati che si evincono dallo studio. Discriminazione a scuola e al lavoro, il linguaggio politico più offensivo con espressioni di odio verso le persone Lgbt, insomma, il paese più intollerante.

“Non è un caso – continua Sannino – che i paesi europei viaggino a due velocità anche dal punto di vista dell’economia e del benessere delle persone: quelli che hanno riconoscono maggiori diritti alle persone sono le locomotive del continente, quelli con minori diritti o nessuno, come nel caso dell’Italia, sono i fanalini di coda”. Inoltre, lo stesso Sannino riprende un dato diffuso pochi giorni fa dal Ministero ma che è passato senza destare molta preoccupazione: “il 50% di chi è portatore di AIDS non lo sa. Per questo motivo occorre un’azione più sinergica di analisi e contrasto alla malattia. È impensabile che non si favoriscano campagne di prevenzione e, peggio ancora, che nelle scuole sia vietato parlare ai ragazzi dell’uso del preservativo come uno strumento ancora utile per evitare il contagio”.

Insomma, nel paese fanalino di coda, ma nella regione Campania con la più grande comunità transgender d’Europa, seconda al mondo solo ai paesi sud americani, le proposte di Sannino si innestano in un ciclo virtuoso che a macchia di leopardo si sta diffondendo tra i sindaci. Da nord a sud, con aprifila De Magistris a Napoli, si sta lavorando per inserire a livello comunale maggiori diritti. “Con queste proposte – conclude il responsabile dell’Arcigay, anch’egli di Torre – se accolte, la nostra città potrebbe rappresentare un’eccezione, questa volta positiva”.


Raffaele Perrotta