Sannino, Arcigay: 5 proposte per rendere Torre più europea
01-08-2014 - Archivio Storico de Lo Strillone
In unItalia relegata agli ultimi posti di una classifica sui paesi che discriminano di più in Europa, mi piacerebbe che la nostra città divenisse uneccezione nazionale. Con questo spirito si anima lidea di Antonello Sannino, responsabile provinciale dellArcigay, 5 proposte per rendere Torre Annunziata una città più consona agli standard europei.
Registro delle unioni civili, trascrizioni dei matrimoni dello stesso sesso contratti allestero, costituzione commissione pari opportunità e lotta alla discriminazione, adesione alla rete READY di contrasto alle discriminazioni per lorientamento sessuale ed, infine, azioni contro il bullismo omofobico e transfobico nelle scuole. Sono queste le proposte che elenca Sannino nel corso di un incontro con il segretario del PD, Ciro Passeggia, e dei GD, Alessio Agnello, che si fanno carico di condividerle alla città in una serie di incontri pubblici nelle prossime settimane.
Secondo un recente sondaggio dellUnione Europea, analizzato da LEspresso, lItalia è relegata agli ultimi posti delle classifiche europee, risultando il paese che la percentuale maggiore di discriminazione. Emblematici e sconcertanti sono i dati che si evincono dallo studio. Discriminazione a scuola e al lavoro, il linguaggio politico più offensivo con espressioni di odio verso le persone Lgbt, insomma, il paese più intollerante.
Non è un caso continua Sannino che i paesi europei viaggino a due velocità anche dal punto di vista delleconomia e del benessere delle persone: quelli che hanno riconoscono maggiori diritti alle persone sono le locomotive del continente, quelli con minori diritti o nessuno, come nel caso dellItalia, sono i fanalini di coda. Inoltre, lo stesso Sannino riprende un dato diffuso pochi giorni fa dal Ministero ma che è passato senza destare molta preoccupazione: il 50% di chi è portatore di AIDS non lo sa. Per questo motivo occorre unazione più sinergica di analisi e contrasto alla malattia. È impensabile che non si favoriscano campagne di prevenzione e, peggio ancora, che nelle scuole sia vietato parlare ai ragazzi delluso del preservativo come uno strumento ancora utile per evitare il contagio.
Insomma, nel paese fanalino di coda, ma nella regione Campania con la più grande comunità transgender dEuropa, seconda al mondo solo ai paesi sud americani, le proposte di Sannino si innestano in un ciclo virtuoso che a macchia di leopardo si sta diffondendo tra i sindaci. Da nord a sud, con aprifila De Magistris a Napoli, si sta lavorando per inserire a livello comunale maggiori diritti. Con queste proposte conclude il responsabile dellArcigay, anchegli di Torre se accolte, la nostra città potrebbe rappresentare uneccezione, questa volta positiva.
Raffaele Perrotta
Registro delle unioni civili, trascrizioni dei matrimoni dello stesso sesso contratti allestero, costituzione commissione pari opportunità e lotta alla discriminazione, adesione alla rete READY di contrasto alle discriminazioni per lorientamento sessuale ed, infine, azioni contro il bullismo omofobico e transfobico nelle scuole. Sono queste le proposte che elenca Sannino nel corso di un incontro con il segretario del PD, Ciro Passeggia, e dei GD, Alessio Agnello, che si fanno carico di condividerle alla città in una serie di incontri pubblici nelle prossime settimane.
Secondo un recente sondaggio dellUnione Europea, analizzato da LEspresso, lItalia è relegata agli ultimi posti delle classifiche europee, risultando il paese che la percentuale maggiore di discriminazione. Emblematici e sconcertanti sono i dati che si evincono dallo studio. Discriminazione a scuola e al lavoro, il linguaggio politico più offensivo con espressioni di odio verso le persone Lgbt, insomma, il paese più intollerante.
Non è un caso continua Sannino che i paesi europei viaggino a due velocità anche dal punto di vista delleconomia e del benessere delle persone: quelli che hanno riconoscono maggiori diritti alle persone sono le locomotive del continente, quelli con minori diritti o nessuno, come nel caso dellItalia, sono i fanalini di coda. Inoltre, lo stesso Sannino riprende un dato diffuso pochi giorni fa dal Ministero ma che è passato senza destare molta preoccupazione: il 50% di chi è portatore di AIDS non lo sa. Per questo motivo occorre unazione più sinergica di analisi e contrasto alla malattia. È impensabile che non si favoriscano campagne di prevenzione e, peggio ancora, che nelle scuole sia vietato parlare ai ragazzi delluso del preservativo come uno strumento ancora utile per evitare il contagio.
Insomma, nel paese fanalino di coda, ma nella regione Campania con la più grande comunità transgender dEuropa, seconda al mondo solo ai paesi sud americani, le proposte di Sannino si innestano in un ciclo virtuoso che a macchia di leopardo si sta diffondendo tra i sindaci. Da nord a sud, con aprifila De Magistris a Napoli, si sta lavorando per inserire a livello comunale maggiori diritti. Con queste proposte conclude il responsabile dellArcigay, anchegli di Torre se accolte, la nostra città potrebbe rappresentare uneccezione, questa volta positiva.
Raffaele Perrotta