Piazzale Gargiulo, Torre Annunziata, ore 15. Il nuovo allenatore del Savoia, Guido Ugolotti, arriva puntuale a dirigere il suo primo allenamento. Allo stadio, però, trova letteralmente una polveriera. Circa cento tifosi, al grido di "Mercenari, toglietevi la maglia" e "Voi non ci meritate", accolgono il tecnico appena subentrato a Giovanni Bucaro, inscenando la contestazione più aspra dall´inizio della stagione. Nell´occhio del ciclone finiscono tutti: società, amministratore unico e squadra. Anche il capitano Francesco Scarpa, da sempre idolo della curva, è additato come uno tra i principali responsabili del fallimentare avvio di campionato dei bianchi.
I tifosi ottengono un nuovo dialogo ravvicinato con l´avvocato Francesco Maglione, che prova almeno a sedare gli animi mettendoci, al solito, la faccia. La curva chiede la "testa" dell´amministratore unico; gli urlano di "andarsene" e di "farsi da parte". Maglione cerca di spiegare le sue ragioni, lasciando intendere che, in questo momento, svolge quasi la funzione di un mediatore alla ricerca di nuovi possibili acquirenti societari. "Datemi tempo fino a dicembre, poi lascerò" avrebbe confidato l´avvocato ad alcuni esponenti della tifoseria. Tifoseria comunque divisa. C´è chi chiede l´addio di Maglione, certo. Ma anche chi, al contrario, crede ancora in lui, sperando che la "mission" appena svelata dia i frutti sperati. "C´è solo un presidente" (chiaro il riferimento all´ex patron Lazzaro Luce, ndr) grida ancora la curva, che sposta la contestazione all´esterno del settore distinti dello stadio. Maglione torna dentro, Francesco Scarpa continua ad allenarsi coi suoi compagni. Ugolotti, invece, è vigile nell´osservare i primi movimenti della sua nuova squadra. Per lui, l´impresa salvezza inizia così. In un pomeriggio di rabbia e di contestazione.

Salvatore Piro