La famosa "zona Cesarini" questa volta sorride al Savoia. Dopo aver perso due punti al 97´, in quel di Lamezia, gli oplontini acciuffanno solo in extremis un pareggio nel derby casalingo contro l´Agropoli. Minuto 92. Guarro, spinto in area da Altobello, si procura e trasforma con freddezza il rigore che decreta l´1-1 finale. Il tecnico ospite Nastri mastica amaro. Amura, invece, plaude al carattere mostrato dai suoi. In effetti, i novanta minuti disputati al "Giraud" consegnano il miglior Savoia del "dopo-Vitter". Schierati con un classico 4-4-2, i bianchi interpretano alla perfezione il primo tempo. Diverse le occasioni create da Manfrellotti e compagni. Capozzi, estremo cilentano, risponde sempre presente. Incoronato appare in leggera ripresa, Ianniello fornisce, al solito, fosforo e spinta in mediana. Ospiti pericolosi solo con un colpo di testa targato Mallardo, nel finale di tempo. In apertura di ripresa l´inaspettato vantaggio dei "delfini". Traversone di Sekkoum (il migliore dei suoi), Vitiello, colpevole nella circostanza, non azzarda l´uscita alta e Mallardo insacca di testa il più facile dei "tap-in". La doccia fredda innervosisce i ragazzi di Amura, incapaci di costruire reazioni ragionate. Il tecnico torrese le prova tutte. Dentro Borrelli, Perretta e Rabbeni per un Savoia super-offensivo. Alla mezz´ora miracolo di Capozzi su destro in area di Incoronato. Poi, l´assalto finale che nei quattro minuti di recupero premia i bianchi. Traversone di Incoronato per Guarro che, al momento di concludere, viene steso da Altobello. Rigore, breve rincorsa del capitano e gol. Seguono attimi di nervosismo, con il direttore di gara incapace nella gestione degli ultimi febbrili secondi di gara. Finisce in parità. Il Savoia riprende, parzialmente, quanto lasciato per strada in Calabria.

Salvatore Piro

Foto (Il Cigno Art)