Forte, significativa ed anche un po’ attesa. La contestazione dei tifosi del Savoia contro la società è partita ufficialmente con lo striscione esposto dalla Curva Sud ieri sera all’inizio del secondo tempo della partita contro il Lecce. “Manca, De Vito e Maglione state infangando il nostro blasone”, recitava così il messaggio da parte degli ultrà, stanchi della querelle e delle polemiche societarie di queste settimane. Non solo la curva: anche il settore distinti si è unito alla protesta con un altro striscione che recitava “Questa società non ci rappresenta”.



Che l’amministratore unico Francesco Maglione fosse da tempo nel mirino dei tifosi, questo si sapeva, ma ieri, per la prima volta la protesta si è estesa all’architetto Quirico Manca e al suo consigliere personale, ed ex capo ultrà, Domenico De Vito.

L’accusa mossa dalla curva al presidente onorario è quella di aver avuto una gestione abbastanza ambigua nei mesi scorsi. Dalla vicenda legata all’iscrizione al campionato fino all’esonero farsa di Bucaro, Manca ha mostrato una certa improvvisazione nell’affrontare determinate situazioni che hanno portato (vedi la telenovela videosorveglianza) il Savoia ad un passo dall’esclusione dalla Lega Pro. Solo l’idea di Maglione della videosorveglianza mobile evitò il peggio.



Ieri in tribuna erano presenti soltanto De Vito che ha così potuto osservare dal vivo lo striscione dedicatogli da quella che una volta era la ‘sua’ curva, e Gianluca Marciano, uno dei soci del Savoia. Dopo il terremoto della scorsa settimana Manca non è stato vicino alla squadra né ad Aversa, né ieri sera. Segnale di come la tensione sia palpabile.
E Maglione? In questo momento il dimissionario amministratore unico è la sola persona che si sta facendo vedere. Già detto del suo sfogo di Aversa, anche ieri sera si è complimentato con Bucaro e la squadra per la prestazione espressa contro la corazzata Lecce. Nel marasma generale, malgrado lo striscione di critica, la sua figura ne sta uscendo abbastanza rafforzata. Infatti la decisione di non accettare l’esonero di Bucaro e del direttore sportivo Obbedio ha fatto aprire gli occhi a una buona parte della piazza su ciò che sta accadendo all’interno della società. Inoltre, la presunta aggressione è stata fortemente condannata da tutti. Senza dimenticare che adesso i bianchi sono in un periodo positivo e Calzi e Cipriani, ultimi colpi dell’avvocato partenopeo, si stanno rivelando preziosi.

IL FUTURO. La soluzione del giallo societario sembra, però, vicina. Infatti a breve verrà convocata la riunione dei soci e solo in quel momento si potrà sapere quale futuro si dovranno aspettare i tifosi del Savoia, che non vogliono per nulla rivivere gli spettri delle gestioni catastrofiche di Pane e Contino.

Gianluca Buonocore

Foto Nunzio Iovene Il Cigno @rt