Il pagellone della stagione 2013/2014:

10 e lode alla dirigenza ed allo staff tecnico: La vicenda giudiziaria che ha colpito il patron Luce avrebbe affondato i sogni di qualsiasi altra società. Dallo scorso novembre, invece, la presenza di dirigenti competenti come Quirico Manca, Gianluca Marciano ed Orlando Santaniello, si è rivelata decisiva per il traguardo promozione. Alle loro spalle, uno staff tecnico tenace e grintoso. Un plauso a tutti, da mister Feola al preparatore Fucci, passando per l’allenatore in seconda Pasquale Suppa ed il preparatore dei portieri Roberto Ammendola.

10 a capitan Scarpa ed ai suoi compagni: Francesco Scarpa è stato l’uomo in più dei bianchi. Dietro di lui, interpeti altrettanto importanti come Del Sorbo, Meloni, Stendardo, De Liguori, Gargiulo. L’elenco completo sarebbe lungo. Anche vano, in fondo. Questa squadra resterà, infatti, impressa per sempre nella memoria collettiva del pubblico torrese.

9 al “Saturday Night”: La serata magica contro la Battipagliese ha rappresentato, di sicuro, il momento più bello dell’intero campionato. Settemila cuori biancoscudati hanno addirittura “illuminato” il Giraud. Il 5-1 finale, inflitto alle zebrette, è stato l’epilogo perfetto di una notte indimenticabile.

8 ai gol pesanti di Terracciano: Passerà alla storia come il difensore che ha realizzato due reti fondamentali per la conquista della Lega Pro. Sua la punizione vincente nell’inferno di Torrecuso. Replay concesso poi a domicilio, con un tocco fortuito a stendere anche l’Agropoli, per l’allungo decisivo in classifica.

7 ai miracoli di “San Maiellaro”: Il portierino del Savoia si è rivelato decisivo con le sue parate. Ha zittito l’Esseneto di Agrigento, annullando ogni tentativo del pur caparbio Arena. Si è poi ripetuto al “Giraud” in diverse altre circostanze. Mani di fata…

6 alle “remuntade” contro Messina e Cavese: Non è da tutti recuperare per due volte, in trasferta, 3 gol di svantaggio. Il Savoia dei record, però, ci è riuscito. Chapeau!

5 al k.o. di Noto: Contro i granata, il Savoia ha giocato una delle gare più brutte della stagione, facendo infuriare anche il presidente Luce che, al termine dell’incontro, definì i suoi giocatori delle ‘ballerine’ prive di mordente. La sfuriata, in fin dei conti, fu anche salutare…

4 al 19-5 della Cavese: L’inutile goleada contro i giovani del Licata ha fatto sparlare il mondo intero. Per di più, i 9 gol realizzati da De Rosa, contro la juniores siciliana, hanno sottratto lo scettro dei cannonieri a Scarpa che, non si arrabbi l’ex Claudio, l’avrebbe ampiamente meritato.

3 all’esultanza provocatoria di Ciccio Vitale: La sua esultanza contro i bianchi, sfoggiando ancora la maglia dell’Agropoli, resta una delle scene più brutte del campionato. Aizzando la curva avversaria, Vitale ha sbagliato sia in veste di calciatore che di tifoso dell’altra Torre.

2 ai continui divieti di trasferta: I tifosi del Savoia, 10 e lode anche a loro, ne hanno subiti alcuni davvero…strani. Su tutti, quello di Agrigento. Si spera che almeno in Lega Pro la musica, finalmente, cambi.

1 alla “farsa” di Ragusa: Ragusa-Akragas, dello scorso 12 gennaio, è stata una vera “offesa” allo sport. E’ infatti parso di rivedere le immagini di Salernitana-Nocerina, ancora impresse del resto negli occhi degli appassionati di calcio. Tutto ciò, in aggiunta, ad una settimana esatta dal big-match decisivo per la promozione.

0 alle dichiarazioni di Pino Rigoli: “Dopo la partita di oggi il campionato lo vinceremo noi. Il Savoia è solo un’accozzaglia di giocatori”. Così l’allenatore dell’Akragas commentò il pari dell’Esseneto. Ma la storia ha detto ben altro.

Gianluca Buonocore - Salvatore Piro

Foto Nunzio Iovene Il Cigno @rt