Il Savoia sta tornando la macchina da gol ammirata ad inizio stagione. Questa la lineare sintesi del pensiero di Pasquale Suppa, allenatore in seconda dei bianchi, dirottato in panchina al "Giraud", nel testa-coda contro gli iblei, in seguito alla squalifica di due turni inflitta dal giudice sportivo a Vincenzo Feola: "Era da un po´ di tempo che non si notava un Savoia così in salute" - esordisce l´ex centrocampista di Padova e Palermo -. "Ripercorrendo rapidamente le tappe del nostro cammino, penso che la nostra peggiore versione l´abbiamo fornita contro Cavese ed Orlandina dove, sinceramente, siamo stati graziati dagli avversari. A Noto abbiamo perso perchè il Savoia, pur insistendo nel corso dell´intera ripresa, non ha mai tirato in porta. Oggi ho visto una squadra corta, determinata e vogliosa. L´unica pecca? Si è cercata troppa gloria personale sul 6-1 ma, alla fine, poteva anche starci".

Sul duello ravvicinato contro l´Akragas di Rigoli (anche oggi vittorioso, per la settima volta consecutiva, nel derby contro il Città di Messina, ndr), Suppa ha le idee chiare: "Penso sarà una lotta che andrà avanti fino al termine della stagione. Ormai il discorso è ridotto a sole due squadre. Peccato sia per la spettacolarità del campionato, che per le maggiori difficoltà che una lotta così ristretta ci riserva".

Parole dolcissime, infine, quelle di Sasà Utro, allenatore ospite trentatreenne all´esordio in serie D, in merito all´accoglienza ricevuta a Torre Annunziata: "Complimenti a tutti per la splendida ospitalità riservataci. Sono fortunato ad aver bagnato il mio esordio in uno stadio come il Giraud. Giocare qui è fantastico; confesso di invidiare il mio collega, Vincenzo Feola". Sulla partita, il rammarico del tecnico ibleo si incentra sui primi venti minuti di gioco, non sfruttati a dovere dai suoi ragazzi dopo il momentaneo vantaggio siglato da Alma: "Occorre ripartire dal buon Ragusa osservato all´inizio. Se Errico non fosse scivolato in occasione della seconda palla gol, avremmo potuto creare anche insidie maggiori ad un Savoia che, ripeto, penso sia una squadra fortissima, con calciatori devastanti in attacco e sospinta da un pubblico eccezionale. Noi, invece, dovremmo correggere evidenti errori nell´allestimento della rosa".

Salvatore Piro