Savoia (4-2-3-1): Maiellaro; Petricciuolo, Viglietti, Terracciano, Stendardo (dal 27’ st Manzo); De Liguori, Gargiulo; Tiscione, Carotenuto (daL 16’ st Bizzarro), Scarpa; Meloni (dal 25’st Longo). A disp: Rinaldi, Criscuolo, Mocerino, Esposito. All. Feola

Torrecuso (5-3-2): Spicuzza; Cavezza (dal 27’ st Inglese), Borzillo, Capossela, Pascuccio, Zerillo M. (dal 1’ st Improta); Fusco, Carrato, Aracri; Sene (dal 37’ st Di Benedetto), Zerillo D. A disp: Minichiello, Garzone, Varricchio, Maddalena, Castiello, Rillo. All. Cagnale (squalificato Santosuosso)

Arbitro: De Tullio di Bari. Assistenti: Esposito e Manco di Caserta
Ammoniti: Meloni (S), Zerillo M., Carrato (T)

Marcatori: 9’, 26’, 42’ Meloni (S), 23’ Scarpa (R), 22’ st Tiscione (S)

Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Tutto facile per la corazzata Savoia che stende il Torrecuso al “Giraud” dinanzi a circa cinquemila tifosi in autentico delirio. La “marea bianca”, richiesta dal presidente Lazzaro Luce, risponde in massa, spingendo l’undici di Feola alla roboante conquista dei primi tre punti stagionali. Prima del fischio d’inizio il patron bianco scudato consegna una targa commemorativa ai familiari di Gaetano Bottaro, ex bomber dei torresi recentemente scomparso. Tanta la curiosità intorno al nuovo Savoia. A testimoniarlo gli “occhi illustri” presenti in tribuna ad osservare la nuova macchina guidata da Feola. Eupremio Carruezzo, Salvatore Montaperto, Vincenzo Marasco, testimoni mai dimenticati del Savoia che fu. Il direttore di Sky Sport 24 Massimo Corcione completa il “parterre” d’eccezione.

Inizio leggermente balbettante dei bianchi che, complice la tensione dell’esordio, concedono due conclusioni dal limite agli avversari. In entrambe le circostanze, però, la mira di Aracri è inefficace. Da lì inizia il monologo oplontino. Tiscione, Carotenuto e Scarpa galleggiano dietro l’unica punta Meloni, cercandosi e trovandosi con estrema facilità e precisione. Al 9’, il bomber ex Torres fornisce il primo saggio della propria ferocia in zona gol. Carotenuto recupera palla sulla trequarti servendo Scarpa sulla sinistra. Assist al bacio del capitano per Meloni che, implacabile, inzucca spedendo la sfera sotto la traversa. Il Savoia scalda i motori ed il Torrecuso rischia al minimo affondo. Pochi minuti dopo i bianchi concedono il bis. La firma è d’autentico autore. Tiscione, strattonato da Zerillo, si procura con astuzia un netto rigore. Dal dischetto Francesco Scarpa non fallisce, cancellando di piatto destro una settimana personalmente agitata. Solo tre giri di lancette ed il “Giraud” esplode nuovamente. Ancora Meloni. Ancora gol. Stavolta l’attaccante sardo predilige un docile tocco a scavalcare Spicuzza, battuto per la terza volta. Cagnale cerca contromisure all’autentica imbarcata. Il Torrecuso cambia modulo passando al 4-4-2, ma la mossa è improduttiva. A confermarlo il quarto sigillo siglato, neanche a dirlo, da Beppe Meloni che già irrompe, a pieno titolo, tra gli indiscussi trascinatori del nuovo Savoia.

Nella ripresa il ritmo cala inevitabilmente. I ragazzi di Feola si rilassano bussando alla porta avversaria solo con un sinistro di Scarpa ben deviato in angolo. E’ il momento utile al tecnico torrese per sperimentare nuove soluzioni. Dentro Bizzarro fuori Carotenuto. Il Savoia vira sul 4-3-3 diverse volte provato in settimana e poco dopo Tiscione suggella una sontuosa prestazione personale, anche a livello atletico, con un’autentica perla dai venticinque metri spedita esattamente all’incrocio. Finalmente paghi i bianchi amministrano, concedendosi alla pura accademia. Inizia la girandola dei cambi (inclusa la standing-ovation riservata a Meloni). Anche Feola, sempre in piedi ed in maniche di camicia, osserva i suoi con aria diversa. Più rilassata. Vittoria fondamentale anche per il tecnico casertano che allontana, fin da subito, l’ingiustificato scetticismo gravitante, ancor prima di partire, attorno al suo operato.

Salvatore Piro