Esposto in Procura del sindaco Aliberti contro la chiusura del blocco operatorio e della farmacia dell´ospedale Scarlato. “A seguito del provvedimento – ha dichiarato il Sindaco – è stata limitata fortemente la capacità di risposta del presidio ospedaliero scafatese nel settore critico per la tutela della salute pubblica e non solo nell’ambito chirurgico, ma anche in branche ad esso satelliti, quale quella dell’ortopedia, della ginecologia e dell’emergenza. Alla luce dell’impossibilità di procedere al trattamento delle esigenze chirurgiche in tali settori medici, i pazienti già ricoverati presso la struttura e quelli che si presenteranno presso il pronto soccorso, sono stati e verranno immediatamente trasferiti presso altre strutture ospedaliere, in particolare negli ospedali di Pagani, Sarno e Nocera Inferiore, ma anche altri più lontani nella provincia di Salerno. Anche tali strutture, a mia conoscenza, non risultano in possesso dell’autorizzazione all’esercizio delle attività sanitarie ospedaliere indicata nella delibera regionale 7301. In particolare, non rispondono ai requisiti minimi strutturali le sale operatorie dell’ospedale di Pagani nonché quelle del primo, del terzo e del quarto piano del nosocomio di Nocera Inferiore. Mancano i requisiti anche per il funzionamento dei reparti di rianimazione ed emodinamica dell’ospedale di Nocera Inferiore e della farmacia della struttura Paganese. L’ospedale di Cava de’Tirreni non rispetta le caratteristiche strutturali, ad esempio per quanto riguarda l’altezza delle sale operatorie, della farmacia e del laboratorio analisi, richieste dalla Regione Campania. Inoltre manca la distinzione dei percorsi tra personale sanitario, pazienti e visitatori. L’ospedale di Sarno, inoltre, non è in possesso di autorizzazione allo scarico nelle fogne, che manca a tutti gli ospedali della ASL Salerno ad eccezione della struttura scafatese.
Analogamente sono a conoscenza di carenze nelle sale operatorie di tutte le strutture sanitarie della provincia ad eccezione di quelle presso gli ospedali di Sarno e Agropoli, nonché della torre cardiologia dell’azienda ospedaliera ‘Ruggi’ di Salerno. In particolare gli ospedali di Mercato S.Severino, Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra, Rocca d’Aspide, Vallo della Lucania e Sapri mancano dell’autorizzazione all’esercizio delle attività sanitarie ospedaliere. In questo contesto, quindi, non potendo escludere che qualche cittadino scafatese, alla luce dell’impossibilità di essere sottoposto a cure nel nostro ospedale, sia stato o venga trasferito in strutture che non rispettano i requisiti richiesti per un trattamento sanitario effettuato nel rispetto delle norme vigenti, in qualità di Sindaco del Comune di Scafati denuncio quanto sopra riportato, al fine di tutelare la salute dei miei concittadini. L’Ente, inoltre, intraprenderà un’azione risarcitoria a difesa dell’immagine del Comune di Scafati, dell’ospedale M. Scarlato, della classe medica e dell’intera comunità per le mortificazioni subite dai media nazionali riguardo alla drammatica vicenda di Maria Rosaria, la ragazza ventitreenne deceduta insieme ai gemellini che portava in grembo. Non è giusto colpevolizzare e condannare tutta la classe medica. E’ giusto che, una volta accertate eventuali responsabilità, chi ha sbagliato paghi”.